Un giorno un bimbo venne a sapere, leggendo una locandina, l'imminente arrivo in città delle giostre.
Il bimbo era già in fermento e pregò la madre di accompagnarlo. Due giorni dopo la madre, se pur contrariata, acconsentì i desideri del bimbo. Passarono le ore ed il bimbo restò incantato dai colori, dai suoni e dagli odori..si senti in paradiso e perfino geloso per il fatto che vedeva altri bimbi divertirsi alla pari o forse più?!!
Ma all'improvviso il bimbo tra tante, tantissime giostre, ne vide Una..e rimase folgorato dalla bellezza e dal desiderio di provarla. La Giostra divenne per il bimbo la più alta, la più colorata, la più bella e sicuramente quella che faceva più rumore; il bimbo fermò la madre e la supplicò di lasciarlo andare. La madre a quel punto riconobbe negli occhi del bimbo la gioia e, anche se ormai sapeva di essere in ritardo, ancora una volta gli concesse il capriccio..
Nella mente del bimbo rimbalzava però uno spiacevole pensiero: il bimbo sapeva di soffrire di vertigini, ma il desiderio di salire e provare la sua Giostra era così grande che fece di tutto pur di non pensare all' increscioso ostacolo.
Cosa fare allora?
Affrontare le proprie fobie .. le proprie paure?
Farsi coraggio e provare? O abbandonare l'idea di vivere fino in fondo la Giostra?
Alla sera il bimbo chiuso nella sua stanza, sotto le coperte, ripensò all'intensa giornata; meditò sulla graziosa madre che farebbe di tutto per lui pur di vederlo felice, ripensò fino a notte tarda alla sua Giostra e la rivide lì, davanti a lui, riusciendo perfino a risentirne gli odori che l'avvolgevano.
Vi garantisco poi che gli occhi del bimbo erano ancora abbagliati dai suoi colori..ed anche se non c'era mai salito, era come se l'avesse fatto..la giostra era lì, vi giuro, ed il suo pensiero era solo per lei.
Il bimbo quella sera s'addormentò felice."
1 commento:
..sono sguardi, sorrisi, parole...frammenti...
che ti fanno addormentare felice...
...nonostante il tremendo dualismo...
..nonostante tutto...
un saluto...buon w.e.
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