Cerco lo spunto, prima o poi arriverà.
Di tanto in tanto il mio sguardo sbircia la Tv che trasmette muta e inosservata, triste e sola al centro della stanza.
Sembra quasi che rallenti.
Osservo il televisore, questa scatola magica che molti affermano che possa essere una meravigliosa finestra sul mondo. Davanti a me scorrono quindi all'infinito svariate immagini organizzate ed incastrate con grande cura, in precisi momenti, per merito d'astuti esperti di marketing che non vedono l'ora d'incontrarci, realizzarci, nei loro utopistici intenti arricchirci e, soprattutto, indurci a comprare.
Incrocio ben presto quindi un gelato che mi vuole stuzzicare, una saponetta che mi vuole a tutti costi lavare, un invito a telefonare, un programma o una partita da osannare. La cosa tutto sommato non mi da fastidio. Siamo abituati; forse troppo assuefatti, inspiegabilmente narcotizzati o solo tristemente rassegnati.
A dire il vero un po' m'inquieta, quello si, ma siamo comunque liberi di scegliere.
Di spegnerla o cambiare canale.
Io, a dire il vero, non ho mai pensato che possa essere una meravigliosa finestra sul mondo. Quale mondo? QUALE ASSURDO ED IPOCRITA MONDO? Quello di una piccolissima quanto fortunata e sfruttatrice parte di popolazione (fondamentale, perchè disponibile a comprare..) tra tutti gli abitanti della terra, quello si.
Tuttavia la Tv, soprattutto internet e tutti i media in generale potrebbero fare un lavoro straordinario se solo si avesse l'intenzione di sfruttarli con continuità ed utilità sociale.
Possono documentare, ridare voce, stimolare; e questo è assolutamente fondamentale ed importante (pensiamo solamente al potere di riscossa "popolare" che sta assumendo internet nel mondo!).
Perchè il mondo lo facciamo noi. Lo fanno le persone, i loro occhi, le loro parole, il libero arbitrio e non quello che ci vuole essere imposto. Persone che si raccontano, che scoprono, scelgono, lottano, manifestano, viaggiano e si mischiano. Lo fanno le persone che si rispettano e che rischiano. Che si ascoltano e che non s'impongono. Lo fanno le persone che amano la vita, il rispetto, la libertà, la giustizia, il diritto.
A volte mi vergogno di tanta fortuna.
E se potessi donare un poco della mia libertà lo farei.
Dalla nostra preziosissima casetta con il prato ben curato, con la nuova Tv da quarantadue pollici, la pasta sempre al dente, il cagnolino profumato ed il computer sempre acceso, possiamo, se vogliamo, osservare un palazzone bucato da innumerevoli proiettili o dilaniato dalle nostre bombe oppure scorgere distese di lamiere che per chilometri e chilometri interi sono la casa per milioni di persone e, a seconda di cosa ci urta di meno, a seconda della megalopoli che scegliamo, cambiare canale.
Possiamo scorgere mercenari, guerriglieri, politici, economisti, imprenditori senza scrupoli e riconoscerne gli orrori, esserne almeno consapevoli e fare tutto quanto in nostro possesso per cooperare, con tutti i mezzi a disposizione, in difesa e a tutela di quelle persone che davvero vivono in condizioni d'assoluta povertà, senza nemmeno godere dei più elementari diritti: la salute, una casa, il lavoro, il cibo, l'acqua, la libertà, il credo ecc.
Non parlo di extraterrestri; parlo di persone, minoranze, bambini, donne, disabili uguali e vicinissimi a noi. Potresti essere tu che credi in un altro Dio oppure che militi in un partito diverso dal mio; potremmo essere noi, scomodi per qualcuno, perchè viviamo in quella determinata regione.
E spesso cooperare non significa essere un santo, un missionario; prendere il primo volo per il primo paese del Sud del mondo e volere a tutti i costi cambiare le cose. Cooperare lo si può fare anche a casa nostra. Bevendo acqua del rubinetto per esempio, smettendo di fumare, facendo attenzione a cosa si compra, promuovendo il volontariato, le associazioni solidali, cercando di andare il più possibile in bicicletta, non andando a prostitute, diffondendo storie, conoscendo le realtà più comuni alla maggior parte della gente e non quelle di pochissime quanto privilegiate persone, informandosi.
Attenzione, non dico affatto che sia facile ma almeno si può tentare!
Solo allora si può provare a farsi una idea e scegliere da che finestra scorgere il mondo. Ma non ci vuole molto, purtroppo, per scoprire che a molti di noi, dei disgraziati della terra, non interessa nulla; meglio starsene appoggiati sul davanzale della finestra, cercando di scovare possibili miraggi tanto egoistici quanto di tornaconto, che guardare oltre, ai veri problemi, alle cose importanti..
Tuttavia ho l'impressione che, dalle finestre sul mondo, siano ben più visibili persone bisognose di diritti e facenti parte di quell'ultimo miliardo che giardini ben curati e parcheggi garantiti.
Persone che, con una dignità straordinaria, vivono ma soprattutto resistono alle nostre vite privilegiate.
4 commenti:
Caro Daniele!
colgo l'occasione di questo tuo post molto graffiante che condivido in pieno per invitarti sabato prossimo (il 18) a Sarmato.
Abbiamo organizzato una partita di calcio e socializzazione, tra ragazzi di Sarmato e ragazzi rifugiati politici scappati dai loro paesi ospitati in provincia di PC.
La partita è alle 18.30 e poi si cena tutti assieme... sarà l'occasione per parlare con loro e farli sentire un po' più "a casa".
Se non hai impegni...ti aspetto!
Ciao Torre grazie per la visita, grandissimi che bella iniziativa..grazie davvero per l'info non mancherò! a presto
Ciao Daniele,
seguo sempre il tuo blog e mi piace tantissimo ciò che scrivi e ciò che fai.
Volevo farti una proposta, anche se immagino che tu sia già oberato di lavoro. Volevo chiederti se ti andava di stilare una lista, anche molto approssimativa, di tutti i piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi può fare per fermare lo scempio delle risorse africane (ma anche sud americane, del sud est asiatico etc.). Oppure indicarmi dei link dei siti dove questo viene già fatto.
Io non sono un'esperta in queste cose, né sono mai stata in Africa o conosco la reale situazione, ma ogni volta che sento di un conflitto o di una pulizia etnica non riesco a non pensare a quanta responsabilità ha avuto ed ha la società occidentale.
Alle volte ho come l'idea che l'occidente si comporti verso l'Africa come una madre ossessiva che ruba ai figli ogni minima libertà e dignità di esistenza per dare indietro solo le "briciole" (le attività delle missioni umanitarie che voi portate avanti con enormi sacrifici).
La mia idea era partire dalla tua lista (anche breve) e cercare di documentarmi il più possibile per scrivere piccoli saggi, mettere referenze, etc. in modo da far vedere concretamente qual è il reale impatto di ogni nostra azione quotidiana sui paesi in via di sviluppo. Penso che lì fuori, visti anche i risultati ottenuti dai comitati referendari, ci siano tanti italiani disposti a cominciare a cambiare i propri atteggiamenti ma che non sanno veramente da dove cominciare.
Se vuoi contattami al mio indirizzo email che credo tu possa vedere.
A presto
Ciao Vale!
Non mi è possibile leggere la tua l'email..ti lascio la mia così puoi contattarmi:
daniele.tosca@gmail.com
così appena riesco proverò a risponderti :))
CIAO e grazie per il tuo commento!!
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