Cari amici vi annuncio che il mio viaggio per Roma è purtroppo saltato!
I motivi sono tanti: la disdetta quasi all'ultimo minuto del mio compagno di viaggio, una fastidiosa tendinite al ginocchio destro dovuta molto probabilmente all'allenamento troppo intenso e ravvicinato, guai con la bicicletta e, soprattutto, una organizzazione del percorso e delle relative tappe troppo complicata e tardiva mi hanno fatto desistere, con grande dispiacere e rammarico, nel realizzare questo piccolo sogno.
Pazienza, il progetto tuttavia non è per nulla scartato ed anzi è solamente rimandato!
Mi rincuoro pensando di aver fatto quasi 1500km in neanche tre mesi, di aver smesso definitivamente di fumare e di aver incontrato la "cultura" della bicicletta innamorandomene definitivamente.
Le mie ultime pedalate le ho fatte pochi giorni fa in Trentino; una terra stupenda ricca di storia, con una natura fantastica e dei prodotti buonissimi che le permettono di diffondere nel mondo una tradizione culinaria di grande valore. Se volete davvero staccare con la vostra realtà stressante quotidiana, rilassandovi meritatamente, tra la natura e dell'ottimo cibo, vi consiglio quindi fortemente il Trentino. E' stato fantastico pedalare nei boschi, tra sentieri e piccoli laghi, davvero incantevole.
Ecco alcune foto..
L'altra grande novità riguarda il Brasile..
A novembre infatti partirò per l'America Latina grazie all'associazione di Torino Pachamama.
L'associazione lavora nella regione dell'Alagoas (una delle zone più povere del Sud America) ed in particolare si occupa di coscientizzazione riguardo ai diritti dei lavoratori rurali (molti lavorano in condizioni di sfruttamento o addirittura di schiavitù senza nemmeno conoscere i loro diritti) e di sostegno alle famiglie dei lavoratori sem terra.
I sem terra sono una espressione tipica della società brasiliana; si tratta di donne e uomini che si battono perché venga messa in atto la legge di riforma agraria approvata negli anni Ottanta e tuttora in gran parte disattesa. La riforma agraria in Brasile prevede che le terre appartenenti ai grandi latifondisti e che non sono utilizzate per produrre frutto o per l’allevamento di animali (secondo i dati del 2008 sono circa il 51%) vengano acquistate o espropriate dallo stato e distribuite alle persone che le vogliano utilizzare per coltivarle. Tuttavia essendo la terra il principale simbolo di potere nella società brasiliana ed essendo la lobby dei proprietari terrieri molto potente, nel corso di questi anni, la riforma agraria ha fatto passi piccolissimi nella direzione dell’equità sociale.
Chissà quanti nuovi incontri mi aspettano.
Io posso solo garantire che ce la metterò tutta e che darò il massimo anche questa volta.
Non mi dispiace nemmeno troppo infine l'idea di andarmene da questa Italia che sta andando a rotoli. Capisco le difficoltà legate alla crisi economica e ciò che ne comporta ma ho la netta impressione, e come me tanti della rete e non, che il "problema-Italia" sia anche altro. L'immoralità personalistica si è diffusa purtroppo a macchia d'olio, in ogni campo, dalla politica ai singoli comportamenti sociali. La corruzione dilaga e vi è quasi la materiale impressione che in questo scialbo paese contì davvero essere il più furbo e disonesto e non il più corretto e preparato per avere un futuro degno d'esistenza. Chi ci governa poi non da nessun esempio, nessun segno di rigore e di rispetto per gli elettori, per i cittadini.
Spesso mi chiedo se siamo davvero alla deriva di un sistema consumogeno, di una immoralità soggetta a politici corrotti e incapaci, distanti anni luce da certi esempi e passioni defunte, e da quel rigore e rispetto che ci rendono uniti, tutti insieme, davanti alla nostra bandiera, ad una lingua, ad una cultura e tradizione, ad una Patria leale e pronta semmai al sacrificio. Se così fosse sarebbe anche quasi eroico e bello sopravvivere per combattere la crisi. Ma in queste condizioni, diamine, tutto diventa ancora più difficile e deprimente.
Bisogna dunque resistere, spesso a noi stessi, senza inceppare nel grave errore di esistere a tale incresciosa deriva. Eppure io vedo ogni giorno, sotto tante vesti e da più parti, la voglia di cambiare e di reagire.
La voglia di tornare ad essere. E la cosa pù bella è che, a farlo, ci pensano le persone comuni, gli onesti cittadini, i lavoratori, i volontari, gli amministratori che hanno davvero a cuore il concetto di bene per la comunità, i più poveri e bisognosi, i ragazzi che urlano ancora una volta "no" davanti alle scuole, gli insegnanti, i ricercatori, i poliziotti che rivendicano il carburante per i propri mezzi, i magistrati che lottano contro le mafie e tutte quelle persone che lodano la Costituzione, ogni giorno, nel più semplice dei modi. Rispettandola.
Tutto ciò mi da speranza quindi per un futuro migliore.
E questo poco mi basta per avere già la saudade di un' Italia che fu.
Un' Italia reattiva, lavoratrice, rispettosa, unita, arrabbiata.
Forse oggi ferita, nascosta dalla vergogna e troppo lontana è vero, ma comunque VIVA e, grazie al suo dignitoso popolo, ancora speranzosa.
I motivi sono tanti: la disdetta quasi all'ultimo minuto del mio compagno di viaggio, una fastidiosa tendinite al ginocchio destro dovuta molto probabilmente all'allenamento troppo intenso e ravvicinato, guai con la bicicletta e, soprattutto, una organizzazione del percorso e delle relative tappe troppo complicata e tardiva mi hanno fatto desistere, con grande dispiacere e rammarico, nel realizzare questo piccolo sogno.
Pazienza, il progetto tuttavia non è per nulla scartato ed anzi è solamente rimandato!
Mi rincuoro pensando di aver fatto quasi 1500km in neanche tre mesi, di aver smesso definitivamente di fumare e di aver incontrato la "cultura" della bicicletta innamorandomene definitivamente.
Le mie ultime pedalate le ho fatte pochi giorni fa in Trentino; una terra stupenda ricca di storia, con una natura fantastica e dei prodotti buonissimi che le permettono di diffondere nel mondo una tradizione culinaria di grande valore. Se volete davvero staccare con la vostra realtà stressante quotidiana, rilassandovi meritatamente, tra la natura e dell'ottimo cibo, vi consiglio quindi fortemente il Trentino. E' stato fantastico pedalare nei boschi, tra sentieri e piccoli laghi, davvero incantevole.
Ecco alcune foto..
L'altra grande novità riguarda il Brasile..
A novembre infatti partirò per l'America Latina grazie all'associazione di Torino Pachamama.
L'associazione lavora nella regione dell'Alagoas (una delle zone più povere del Sud America) ed in particolare si occupa di coscientizzazione riguardo ai diritti dei lavoratori rurali (molti lavorano in condizioni di sfruttamento o addirittura di schiavitù senza nemmeno conoscere i loro diritti) e di sostegno alle famiglie dei lavoratori sem terra.
I sem terra sono una espressione tipica della società brasiliana; si tratta di donne e uomini che si battono perché venga messa in atto la legge di riforma agraria approvata negli anni Ottanta e tuttora in gran parte disattesa. La riforma agraria in Brasile prevede che le terre appartenenti ai grandi latifondisti e che non sono utilizzate per produrre frutto o per l’allevamento di animali (secondo i dati del 2008 sono circa il 51%) vengano acquistate o espropriate dallo stato e distribuite alle persone che le vogliano utilizzare per coltivarle. Tuttavia essendo la terra il principale simbolo di potere nella società brasiliana ed essendo la lobby dei proprietari terrieri molto potente, nel corso di questi anni, la riforma agraria ha fatto passi piccolissimi nella direzione dell’equità sociale.
Chissà quanti nuovi incontri mi aspettano.
Io posso solo garantire che ce la metterò tutta e che darò il massimo anche questa volta.
Non mi dispiace nemmeno troppo infine l'idea di andarmene da questa Italia che sta andando a rotoli. Capisco le difficoltà legate alla crisi economica e ciò che ne comporta ma ho la netta impressione, e come me tanti della rete e non, che il "problema-Italia" sia anche altro. L'immoralità personalistica si è diffusa purtroppo a macchia d'olio, in ogni campo, dalla politica ai singoli comportamenti sociali. La corruzione dilaga e vi è quasi la materiale impressione che in questo scialbo paese contì davvero essere il più furbo e disonesto e non il più corretto e preparato per avere un futuro degno d'esistenza. Chi ci governa poi non da nessun esempio, nessun segno di rigore e di rispetto per gli elettori, per i cittadini.
Spesso mi chiedo se siamo davvero alla deriva di un sistema consumogeno, di una immoralità soggetta a politici corrotti e incapaci, distanti anni luce da certi esempi e passioni defunte, e da quel rigore e rispetto che ci rendono uniti, tutti insieme, davanti alla nostra bandiera, ad una lingua, ad una cultura e tradizione, ad una Patria leale e pronta semmai al sacrificio. Se così fosse sarebbe anche quasi eroico e bello sopravvivere per combattere la crisi. Ma in queste condizioni, diamine, tutto diventa ancora più difficile e deprimente.
Bisogna dunque resistere, spesso a noi stessi, senza inceppare nel grave errore di esistere a tale incresciosa deriva. Eppure io vedo ogni giorno, sotto tante vesti e da più parti, la voglia di cambiare e di reagire.
La voglia di tornare ad essere. E la cosa pù bella è che, a farlo, ci pensano le persone comuni, gli onesti cittadini, i lavoratori, i volontari, gli amministratori che hanno davvero a cuore il concetto di bene per la comunità, i più poveri e bisognosi, i ragazzi che urlano ancora una volta "no" davanti alle scuole, gli insegnanti, i ricercatori, i poliziotti che rivendicano il carburante per i propri mezzi, i magistrati che lottano contro le mafie e tutte quelle persone che lodano la Costituzione, ogni giorno, nel più semplice dei modi. Rispettandola.
Tutto ciò mi da speranza quindi per un futuro migliore.
E questo poco mi basta per avere già la saudade di un' Italia che fu.
Un' Italia reattiva, lavoratrice, rispettosa, unita, arrabbiata.
Forse oggi ferita, nascosta dalla vergogna e troppo lontana è vero, ma comunque VIVA e, grazie al suo dignitoso popolo, ancora speranzosa.
6 commenti:
Mi spiace per il "progetto Roma" e ti auguro buona fortuna in l'Angola.
Ti ringrazio!! Roma è solamente rimandata..e sarà ancora più bello! Ciao
Volevo solo ringraziarti per questo blog che trovo pieno di notizie interessantissime. E' stato per me molto bello constatare il fatto che ci siano giovani come te (io sono un pò più vecchietta!)che impegnano molto del loro tempo per informarsi ed agire in aiuto degli altri. Io ho perso un pò la speranza che le cose possano cambiare, però la tua voglia di resistere mi ha fatto bene al cuore.
Elisa
Ciao Elisa, dopo aver letto il tuo bellissimo commento non posso che essere io a ringraziarti. Nel mio piccolo, io ce la metto davvero tutta..nonostante mille impegni!! Ciao e grazie per aver visitato il blog!
Ormai lo visito tutti i giorni per leggere i tuoi commenti o per vedere se hai postato qualche altro link o video....quasi alla stessa stregua di un quotidiano!
Continua a resistere...
Elisa
Grazie
Posta un commento