Ecco cosa ho usato per il mio esperimento di idroponica iniziato da qualche ora e della quale vi ho già accennato a questo link (... il bello è che non ho la più pallida idea di come andrà a finire!). Credo di aver già individuato alcune criticità ed errori ma oramai è troppo tardi per rimediare... Amen... l'importante è stato divertirsi... male che vada ho imparato qualcosa.
Il dispendio economico non è stata altissimo ma nemmeno irrisorio (meno comunque di 150 euro alla fine... ).
Dunque per cominciare mi sono procurato una tanica da circa 30-40 litri, l'ho riciclata ma sarebbe stato meglio trovarla impermeabile alla luce solare, mentre la mia è di color blu trasparente, che non è il massimo in quanto la temperatura dell'acqua, col caldo che verrà, salirà certamente troppo. L'ho dunque riempita di acqua demineralizzata (spiegherò dopo il perché) e posizionata sotto ad un tavolo di legno quadrato sulla quale ho posizionato sedici bottiglie (che sicuramente risulteranno troppo piccole ma oh... quelle avevo!), unite in coppia (ho bucato il fondo di una di esse e ci ho infilato la testa dell'altra) creando quindi otto file inclinate verso il basso così che l'acqua, gocciolando, lentamente e seguendo la forza di gravità, possa defluire verso la testa della bottiglia.
L'acqua che esce dalle otto bottiglie viene raccolta da una canalina (auto-prodotta) che, grazie alla gravità e a un tubo di plastica, ritorna nella tanica da dove è partita così che il ciclo possa ripartire. Come fa l'acqua a entrare nelle bottiglie una volta ritornata alla tanica? Come ri-inizia il ciclo? Grazie ad una pompa da acquario (non deve essere troppo potente) alla quale ho collegato un tubo di plastica flessibile (una pompa d'acqua) bucato artigianalmente in otto piccolissimi punti, da ognuno dei quali esce a sua volta un piccolo tubicino con posizionato distalmente un rubinettino a goccia (quelli da giardinaggio e comprati al brico...) che entra semplicemente nel fondo (bucato) delle otto bottiglie descritte prima e posizionate sul tavolo: l'acqua viene aspirata nella pompa e spinta nel tubo di plastica (che ritorna nella tanica... servirà ad ossigenare) ma essendo bucato in otto punti una parte di acqua s'introduce anche nei tubicini più piccoli (inseriti nelle bottiglie) finendo nei gocciolatori!
Le bottiglie le poi ho aperte tipo vaso e riempite di un substrato (argilla espansa) misto a un poco di terriccio. All'acqua ho aggiunto fosforo, potassio, vitamine... tutte sostanze contenute in fertilizzanti minerali specifici usati in idroponica e mi sono procurato un rilevatore di pH (... il pH non deve essere troppo alto, ecco il perché dell'acqua demineralizzata) e di conducibilità elettrica, oltre che un timer per garantire il gocciolamento per quindici minuti per tre volte al giorno (ogni otto ore ma non ho la più pallida idea se sto facendo la cosa giusta) e infine... ho seminato! Rucola, lattuga, rosmarino e prezzemolo. Marijuana? No tranquilli ho avvisato già Jacopo, amico carabiniere, tranquillizzandolo ma mi son già pentito... viene spesso a cena da noi e sarebbe stato bello vedere la sua faccia! Fortunatamente però conservo in testa quelle della mia morosa... raggruppate in questi giorni di preparazione; smorfie indimenticabili tra scarti di plastica, palline di argilla espansa ovunque sul balcone e acqua dappertutto! Davvero mitica.
Ora non mi tocca che aspettare e controllare giorno per giorno che tutti i parametri siano giusti e, nel caso, correggere il tiro.
Ho cercato di riciclare il più possibile quello che ho potuto (vedi le bottiglie... bene!) ma alcune cose le ho dovute comprare. Le cifre più considerevoli le ho avute per i fertilizzanti e per i misuratori di pH e CE. Argilla espansa, kit di microgocciolatori (brico), acqua demineralizzata e timer hanno davvero cifre irrisorie.
Ecco dunque alcune foto del mio piccolo esperimento casalingo...
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