Questo blog è nato una ventina di anni fa! Ha fatto a cazzotti con i primi guestbook, i primi "siti", con i vari forum ed oggi è bullizzato dai social molto più "veloci" e alla moda.. ma tutto sommato, nonostante mille cose successe, qualche cicatrice e gli acciacchi del tempo, rimane ancora in piedi! Respect!

20 giugno 2013

FAGGIO RAGGIUNTO! - CICLOVIAGGIO SOLIDALE 2013 -

****AGGIORNAMENTI****

CICLOVIAGGIO CONCLUSO E META RAGGIUNTA!!!


AMICI DI VIVERESISTERESISTENDO 
IO E FRANCO ABBIAMO PORTATO A TERMINE
SENZA NON POCA FATICA QUESTA FANTASTICA AVVENTURA!

GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHI CI SONO STATE VICINE! SIAMO FELICISSIMI!

GUARDA IL VIDEO RIASSUNTO DELLA NOSTRA AVVENTURA!


ABBIAMO PEDALATO PER OTTO GIORNI ATTRAVERSANDO DA NORD A SUD L'UMBRIA, RIPERCORRENDO LA VIA FRANCIGENA, CON L'OBIETTIVO DI ARRIVARE SIMBOLICAMENTE, COME BEN SAPETE, AL FAGGIO SI SAN FRANCESCO IN RICORDO DI MICHELE ISUBALEU!

Alla fatica sopportata abbiamo associato una raccolta fondi il cui ricavato sarà devoluto alla scuola etiope Michele Isubaleu costruita dall'associazione piacentina Michele Isubaleu (con la quale mi sono recato diverse volte in Africa come volontario infermiere in questi ultimi anni... ).

RICORDO CHE LA RACCOLTA FONDI CONTINUA FINO AL 28 LUGLIO 2013!

Data simbolicamente scelta in quanto ultima delle sei giornate mondiali della gioventù in programma in quei giorni a Rio de Janeiro!

Questo FANTASTICA avventura la vogliamo dedicare ad un po’ di persone. Prime fra tutte Michele Isubaleu, che con il suo ricordo ci ha davvero aiutato a trovare sempre la forza nel resistere masticando ogni metro! Poi Gigi, il suo grande papà, che a sette km dalla meta, in un momento di grande difficoltà, con una chiamata del tutto provvidenziale (i cellulari in mezzo al nulla di quei boschi e a quell’altezza non prendevano) ci ha spinto per davvero! E poi tutta l’associazione Michele Isubaleu e tutti i suoi amici; alla scuola etiope Michele Isubaleu e a tutti i bambini etiopi che la vivono ogni giorno e che grazie al ricordo di Michele hanno senza dubbio maggiori opportunità di difendersi dalla vita. Infinite grazie a tutti coloro che ci hanno donato una piccola offerta, associandola alla nostra fatica. Grazie a Giorgia e Giuditta, grazie a Duc, che ci sta aiutando nella raccolta fondi. Grazie ai pensionati del piccolissimo barino della frazione di Rivodutri che una volta saputo della nostra causa, una volta raggiunto il faggio, ci hanno poi accolto al loro tavolo offrendoci un prosecco per festeggiare! Grazie a tutte le persone fantastiche che abbiamo incontrato, dai ciclisti che ci incrociavano salutandoci ai vecchietti negli orti che con il braccio teso ci suggerivano una strada migliore. Grazie a Lucio della Quintana di Foligno e al rione Giotti che ci ha ospitato nella sua storica taverna! Grazie a noi… a Franco perché è stato veramente eccezionale. Grazie ai Cani della Biscia per la loro fondamentale compagnia e a tutti coloro che la stanchezza mista a gioia non ci permettono ora di ricordare (perdonateci). Abbiamo scelto questa ultima foto (pubblicheremo poi nelle prossime settimane un album finale come ricordo di tutte le tappe… ) perché ci trovavamo a pochissimi km dal Faggio e c’è poco da aggiungere… secondo noi racconta un sacco di cose!!

Infine un enorme grazie al Faggio che, con la sua delicata secolare imponenza, ci ha accolto abbracciandoci.


Il Faggio di S. Francesco si trova a circa 7 chilometri da Rivodutri a più di mille metri di altitudine, percorrendo il sentiero che parte dalla frazione di Cepparo, si giunge al Faggio. Alto quasi otto metri, dalla corteccia sottile e liscia, l’albero è noto per la sua forma tanto particolare quanto straordinaria in tutto il mondo; anziché estendersi verso l’alto, i suoi rami si espandono orizzontalmente creando un suggestivo gioco di intrecci. La leggenda popolare narra proprio il perché di questa chioma così unica: si racconta infatti che il giovane San Francesco, in una delle sue peregrinazioni lungo la Valle Reatina, fosse stato colto da un violento e improvviso temporale e avesse cercato riparo proprio sotto questo faggio il quale, per volontà di Dio, piegò i suoi rami come fosse un ombrello. Affascinante, incastonato in uno scorcio di rara bellezza, l’albero dall’aspetto incredibilmente tortuoso vale davvero la camminata su strada sterrata. Oggi il faggio, ancora spettacolare e maestoso nelle forma e nelle dimensioni, è meta di pellegrinaggio da parte di quanti vogliano immergersi nell’atmosfera magica del bosco di Rivodutri...

Le TAPPE affrontate lungo la via francigena sono state:

1) Arezzo - Città di castello
(con visite a Citerna, Monterchi)

2) Città di Castello - Pietralunga
(passaggio al Convento degli Zoccolanti, Pieve de Saddi)

3) Pietralunga - Gubbio ( sosta a Ponte d'Assi, prima del Valico di Mengara)
(passaggio a Sant’Ubaldo, sosta e visita a Gubbio)

4) Gubbio - Perugia
(passaggi all'Abbazia di Vallingegno, Convento di San Pietro, Castello di Biscina, Valle del Chiascio, Valfabbrica, Ripa, Monteripido)

5) Perugia - Foligno
(passaggio a Santa Maria degli Angeli, visita ad ASSISI, Eremo delle Carceri)

6) Foligno - Spoleto
(visite a Trevi, Fonti del Clitunno, Pissignano, Campello sul Clitunno, Poreta, Spoleto; salita con visita a Monteluco)

7) Spoleto - Arrone
(Spoleto, Monteluco, Forca di Cerro, Valnerina, Sant’Anatolia di Narco, Castel San Felice, SCHEGGINO, Ferentillo, Arrone)

8) Arrone - FAGGIO DI SAN FRANCESCO - Terni
(con visite alle Cascate delle Marmore, lago di Piediluco, Rivodutri)

A PRESTO!

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