Qualche giorno fa ho inviato una email e relativo allegato al PD locale in merito ad una questione legata all'ospedale della mia cittadina. Ho sentito il dovere morale di farlo.
Ne ho inviata un'altra poi a un simpatico "compagno" della Rifondazione Comunista che, mi riferiscono, da mesi continua ad avercela con me, anche pubblicamente, e sapete perché? Perché durante una riunione mi arrabbiai così tanto per alcuni loro atteggiamenti ben poco propositivi che ero così stanco di vicoli ciechi che li "bloccai" (peccai d'ingenuità?) abbastanza animatamente (ahimè capita anche a me ma credetemi la situazione stava diventando davvero poco costruttiva); loro abbandonarono la sala e la coalizione, noi quindi poi perdemmo e la colpa della debacle di Vivere Castello fu quindi mia perché mancammo dei voti dei comunisti. Si si... fummo proprio sconfitti per quello!
Io almeno non mi nascondo dietro ad un dito.
Ho scritto più di una volta a Leghisti, al Pd, alla Rifondazione Comunista. Scriverei al Papa se fosse necessario. Se mi sentissi di farlo, se credessi di fare la cosa più giusta. Non è questione di essere contro o rompicoglioni. E' questione di esserci, di resistere.
Di credere in qualcosa.
Forse sbaglio, forse no. Come tutti mi capita anche di "sclerare" (è capitato qualche giorno fa su Facebook "Dio caramelle!") ma sono più le volte che approfondisco, che ascolto, mediando, cercando sempre di creare un dibattito onesto e costruttivo (il mio blog ne è la miglior prova da anni). Con alcuni atteggiamenti della vecchia politica non voglio avere nulla a che fare, l'ho promesso a quelle 100 preferenze che mi hanno dato fiducia a maggio durante le elezioni comunali del mio paese, della quale ho un ricordo bellissimo (ragazzi di 20 - 30 anni alle prossime elezioni, ovunque voi siate, fatevi sotto senza paure!). Ho deciso di non iscrivermi a nessun partito per rimanere il più indipendente possibile e fino a che ne avrò voglia e passione seguirò la politica locale in qualsiasi spazio dove si potrà farlo. Già qualche mese fa avevo capito sulla mia pelle che se "aspetto" quelli della "vecchia" per imparare qualcosa nella maggior parte dei casi aspetto invano; i peggiori esempi a livello politico locale li ho avuti da personalità da trent'anni dentro. Ho deciso di credere, come ho sempre fatto in tutte le mie cose, alle persone, a certi esempi. Il resto non conta. Che poi siano di destra, sinistra, verdi o arancioni per me non ha più importanza. Conta riconoscerli.
Si riunisce intanto stasera "Vivere Castello". Sarà di nuovo una importante occasione per discutere di alcune questioni di politiica locali. Io purtroppo non riuscirò a parteciparvi perché impegnato per tre giorni a Torino al convegno SIMEU ma spero che la mia lettera possa servire a creare almeno un dibattito. Con alcuni militanti e amici ci siamo nel frattempo sentiti e confrontati ed è stato bello.
Nonostante di "politica" ne farei volentieri a meno (soprattutto in questo periodo nel quale sta finalmente prendendo vita un progetto solidale legato al mio territorio alla quale ci sto lavorando da due anni e non vedo l'ora di scriverne più avanti) riconosco in me la voglia di interessarmi ancora; sento il dovere di farlo, anche e soprattutto per quelle 100 persone che mi hanno dato fiducia a maggio. Non so quanto durerà; sono molte le cose e gli altri impegni che mi portano a pensare di "abbandonare" (che poi non abbandonerei nulla perché non sono "dentro" a nulla ahahah!) allora diciamo a pensare ad altro ma per ora va bene così. Minimizzare o rimanere indifferenti a ciò che che qualcun altro decide per me, per noi, questa cosa, non mi è mai piaciuta. Preferisco capire perché si-è-scelto-così. Vale tanto per una rotonda nuova costruita sotto casa quanto per un nuovo centro commerciale costruito senza che ce ne fosse davvero bisogno. Molto della qualità della vita (le famose opportunità!) delle nostre future generazioni dipendono da queste cose non dimentichiamocelo!
Caro PD tutto,
mi permetto di intromettermi nella discussione legata all’ospedale in quanto ho letto con attenzione l'articolo pubblicato sul quotidiano “Libertà” in merito. Non mi trovo d’accordo sulla battaglia strumentale che ha intrapreso la nuova segreteria del PD di Castel San Giovanni legata al Direttore Sanitario e conseguente attacco alla nuova amministrazione comunale.
Chi si chiede che diritto abbia io, non iscritto, a suggerire a tutti Voi iscritti e alla nuova Segreteria tale analisi (si tratta di un breve report e alcune considerazioni personali in merito alla situazione dell'ospedale di Castel San Giovanni inviato in allegato...) ricordo che nella persona di Daniele Tosca, pochi mesi fa, c’ho messo la faccia come candidato alle elezioni comunali del nostro Comune in una coalizione denominata Vivere Castello e rappresentata da due entità: il PD appunto e Città Aperta. Lista in cui, lo ricordo volentieri, poche e coraggiose persone cercarono di lottare contro mulini a vento, i soliti nomi, i soliti egoismi, la solita vecchia politica, solo ed esclusivamente per un fine sincero legato ad un sentimento di cura per la propria comunità (espressa stupendamente nel programma Castello Città Fiera) non riuscendoci.
Farei a meno di tutto ciò. Ma la mia moralità e coerenza mi impone a rendermi partecipe ad un impegno preso mesi fa e che sento, nonostante tutto, ancora vivo in me nonostante non sia stato eletto né tanto meno iscritto, a tutt’oggi, lo ricordo, al PD o a Città aperta.
Lo devo a quei "miei" 100 elettori che mi hanno dato fiducia.
A tutti coloro che vorranno fare lo sforzo di comprendere in modo sincero tale sfogo gliene sarò grato.
Distinti saluti,
Daniele Tosca
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