VIVERESISTERESISTENDO è a cura di Daniele Tosca, infermiere
Questo blog è nato una ventina di anni fa! Ha fatto a cazzotti con i primi guestbook, i primi "siti", con i vari forum ed oggi è bullizzato dai social molto più "veloci" e alla moda.. ma tutto sommato, nonostante mille cose successe, qualche cicatrice e gli acciacchi del tempo, rimane ancora in piedi! Respect!
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6 commenti:
non ha senso che succedano queste cose.
quello che ti senti dentro ti sembra che nessuno riesca a coglierlo. la sfida al cibo e alla fame è una sfida a te stessa. ti odi e vuoi fare del male a te stessa. non ti riconosci in niente e in nessuno. vederti che perdi peso ti sembra che significhi governare tutto, mentre ti rendi conto che alla fine niente è sotto controllo. in realtà chiedi amore e un abbraccio sincero, in realtà hai fame di tutto.
mando un bacio a quella piccola farfalla tua amica.
grazie per il post, a presto
ciao ho letto veramente toccante nel piu profondo mi spiace molto per questa ragazza che non e riuscita a resistere e vivere ma e difficile vivere se ti manca l'amore cibo quotidiano dell'anima e credo che sia proprio solo questo di cui una persona ha bisogno di amore infinito puro e sincero e purtroppo a volte non tutti siamo in grado di dare e di ricevere...
Credo che tu abbia molte ragioni. Grazie per aver letto il post. A presto.
Questo post mi ha fatta davvero rabbrividire... Perchè mi ha fatto pensare a quando c'ero io in quel letto d'ospedale... vittma e carnefice di me stessa... E a come sarebbe potuta andare e non è andata... No, alla morte non si crede mai fino in fondo... si pensa di essere capaci di controllare anche quella... così come, restringendo, ci sembra di tenere sotto controllo ogni altro aspetto della nostra vita... Purtroppo, ci si rende conto di quello che si sta veramente facendo, soltanto quando s'inizia ad uscirne... E l'urlo è quello del silenzio... quando il delirio di onnipotenza si trasforma in delirio d'impotenza... ci si trova in fondo all'abisso e bisogna provare a risalire...
Lo dice una che c'è passata...
Grazie per aver scritto questo magnifico post.
La tua testimonianza vale più di mille miei post, e di tante parole.
Chi, come me, ce l'ha a morte con questa malattia, ad ascoltarti non può far altro che essere felice per te e per chi come te ha inizialmente esistito sottomessa da questa terribile patologia, poi resistito, combattendola con tutte le forze, ed infine ricominciato a vivere, felice.
Grazie davvero, a presto.
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