Saranno più post.
Mi servirò di foto, note incollate su un taccuino sempre con me, caldi ricordi e parole tramandate da straordinarie persone incontrate e vissute per più giorni.
Ho tanto, tantissimo da raccontare.
Viveresisteresistendo lo farà. Perchè sarebbe ingiusto non farlo e lasciare il tutto alla mente; perfida e avida com'è a sputare nel piatto dove per l'intera vita si è avidamente ingozzata.
Storie mai banali. Storie umane, di gente comune.
Persone che vengono chiamate "Amore", quasi preludio d'un magico incantesimo tra tanta miseria e povertà.
Sorelle di Dio, con così tanta forza e volontà e voglia di cambiare il mondo che riuscirebbero a sbranare e divorare con uno sguardo centinaia, migliaia di giovani annoiati e pieni di quella frivola pesantezza che solo il nostro occidente, così sano e ricco di valori positivi, riesce a produrre. Soccorsi perchè ubriachi di benessere; felici per un aperitivo costante capace di alleggerirgli la vita per il troppo stress.
Medici. Di quelli veri. Che trovano la vera chiave del proprio giuramento e così facendo aprono e scoprono un mondo del tutto nuovo anche per loro. Sorprendendosi. Un mondo dove l'arte del medico è frutto di carità, dolore, passione ed amore e che tramite una esile cura sono capaci di dipingere sorrisi e parole che non hanno prezzo. Bambini. Con tanti maglioni colorati. Contenti di andare a scuola con il carrettino o dopo aver percorso chilometri a piedi.
Bambini malati, abbandonati, sporchi, denutriti, poveri ed impolverati; che difficilmente piangono, costantemente ti sorridono e ti salutano. Lì vedi da lontano, prendono la rincorsa, stimolati ed incoraggiati dalla madre, l'abbandonano e ti corrono incontro. Ti porgono la manina e ti sorridono. Inizialmente si rimane pietrificati immobili, ci si sente piccoli piccoli. E dai bimbi, da un gesto semplice come questo, come tanti altri, capisci che il "tuo mondo" ha perso qualcosa per strada e che forse è davvero troppo tardi per tornare indietro e recuperarlo.
E poi la gente. Umile, generosa.
Incredibilmente dignitosa, FORTE e volenterosa.
Paradossalmente felice.




Mi servirò di foto, note incollate su un taccuino sempre con me, caldi ricordi e parole tramandate da straordinarie persone incontrate e vissute per più giorni.
Ho tanto, tantissimo da raccontare.
Viveresisteresistendo lo farà. Perchè sarebbe ingiusto non farlo e lasciare il tutto alla mente; perfida e avida com'è a sputare nel piatto dove per l'intera vita si è avidamente ingozzata.
Storie mai banali. Storie umane, di gente comune.
Persone che vengono chiamate "Amore", quasi preludio d'un magico incantesimo tra tanta miseria e povertà.
Sorelle di Dio, con così tanta forza e volontà e voglia di cambiare il mondo che riuscirebbero a sbranare e divorare con uno sguardo centinaia, migliaia di giovani annoiati e pieni di quella frivola pesantezza che solo il nostro occidente, così sano e ricco di valori positivi, riesce a produrre. Soccorsi perchè ubriachi di benessere; felici per un aperitivo costante capace di alleggerirgli la vita per il troppo stress.
Medici. Di quelli veri. Che trovano la vera chiave del proprio giuramento e così facendo aprono e scoprono un mondo del tutto nuovo anche per loro. Sorprendendosi. Un mondo dove l'arte del medico è frutto di carità, dolore, passione ed amore e che tramite una esile cura sono capaci di dipingere sorrisi e parole che non hanno prezzo. Bambini. Con tanti maglioni colorati. Contenti di andare a scuola con il carrettino o dopo aver percorso chilometri a piedi.
Bambini malati, abbandonati, sporchi, denutriti, poveri ed impolverati; che difficilmente piangono, costantemente ti sorridono e ti salutano. Lì vedi da lontano, prendono la rincorsa, stimolati ed incoraggiati dalla madre, l'abbandonano e ti corrono incontro. Ti porgono la manina e ti sorridono. Inizialmente si rimane pietrificati immobili, ci si sente piccoli piccoli. E dai bimbi, da un gesto semplice come questo, come tanti altri, capisci che il "tuo mondo" ha perso qualcosa per strada e che forse è davvero troppo tardi per tornare indietro e recuperarlo.
E poi la gente. Umile, generosa.
Incredibilmente dignitosa, FORTE e volenterosa.
Paradossalmente felice.
3 commenti:
Ciao Lele, bentornato!
Sei già all'opera per raccontarci le storie di tutti i più piccoli granelli del deserto nel quale hai vagabondato in queste due settimane?
Sono curioso di leggere gli spunti di questo fantastico viaggio. Se cominci così sarà un racconto stupendo.
Bellissime le foto... anche quella in autoscatto del tuo profilo! ;)
See ya
Grazie Camillo.Sei un amico.
ciao dani ho scoperto addeso che ai un blog,sono molto contento che si tornato e che stai bene,molto belle le foto che ai fatto,ci vediamo lunedi per la partita,cosi mi racconti che sono curioso di sapere la tua su questa bella esperienza...
ps. Solo chi ha un cuore grande puo fare grandi cose...^_^
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