Se c'è una cosa che mi ha sempre stupito tra tutti i viaggi che ho intrapreso fin'ora in alcuni dei luoghi più poveri della terra, e che conservo gelosamente nel mio cuore, è l'aver incontrato, grazie a tante persone, un bellissimo spirito di accoglienza e ospitalità ovunque mi sia fermato.
Un vero e proprio sentimento (si..per me è come un sentimento!) per il prossimo che lascia senza parole, impietrito.
Ricordo come se fosse oggi il mio incontro con Nelson, nella mata, quando ci accolse umilmente nella sua piccola quanto semplice casa. Che stupende sensazioni.
Appena arrivati al piccolo accampamento infatti, Nelson ci venne incontro e ci accolse nella sua umile dimora; ci ritrovammo così tutti all'interno di una piccola stanza, disposti a cerchio (saremo stati sei-sette persone), tutti in piedi, quasi a toccare con la testa il soffitto.
Egli prese la parola con gli occhi lucidi.
Egli prese la parola con gli occhi lucidi.
A spingerlo a raccontarsi a dei totali estranei fu l'amore per il prossimo, per la vita, per la sua amata terra. La sua forte espressività, il suo orgoglio fecero il resto.
Da brividi.
Nelson si commosse più volte.
Fu il suo benvenuto.
<< Minha casa é a nossa casa .. >>
Ricordo che mi promisi di ricordare e raccontare tale scena, visto che già in Africa ebbi la fortuna di assistere a scene simili, che non sono altro che lo specchio di realtà diverse, di forme culturali diverse e non sempre sinonimi di realtà degradate e povere.
Dove può capitare di lavarsi con una bottiglia, dove la preghiera (non importa quale Dio esalti..) mantiene ancora un importante senso comunitario e interiore; si mangia tutti con le mani e nello stesso piatto, il cellulare non "prende" per giorni o solo a tratti e per poche ore, non ci si droga con la Tv e internet non esiste ancora.
Realtà povere?
No, affatto. Da diverso tempo oramai sono entrato in conflitto con la parola "povero" e sempre più spesso, oggi, sono in dissenso con il suo significato quando lo immergo nella mia cornice culturale dannatamente consumogena.
Cos'è "povero"?
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