Venendo a conoscenza del manifesto per il rafforzamento del personale sanitario (promosso da un gruppo di organizzazioni attive sul territorio italiano nell’ambito della cooperazione sanitaria, della sanità pubblica e delle migrazioni internazionali) mi è tornato in mente il mio incontro con l'infermiera Hanna, uno dei tanti inestimabili incontri avvenuti durante i miei viaggi da volontario infermiere intrapresi in questi ultimi anni e avvenuto ad Addis Abeba.
Custodisco con cura nel mio cuore questo bellissimo ricordo, questo bellissimo incontro che la vede protagonista come Donna, come mamma, come infermiera in uno dei contesti più difficili della terra, se pur avvenuto in una grande metropoli africana dotata, esclusivamente per i più ricchi e fortunati, di tutte le più comuni agiatezze occidentali.
Hanna è l'operatrice sanitaria di riferimento di uno dei più importanti orfanotrofi presenti ad Addis Abeba (gestito da una straordinaria donna di nome Almaz e famoso in tutta la capitale... ). Assicura, in modo veramente professionale, assistenza sanitaria a centinaia di bambini rimasti orfani per i più tristi motivi. Di lei mi hanno colpito tante qualità: in primis la sua dignità, la sua professionalità, la sua semplicità, la sua timidezza, il suo essere una giovane mamma, forte e instancabile ma soprattutto il suo essere orgogliosamente infermiera nella sua madre terra, pur sapendo di avere possibilità di carriera in altri ambiti del mondo, sicuramente più fortunati, stabili e più redditizi.
Ma resiste.
Per la sua famiglia, per la sua terra, per il suo popolo e per tutti quei centinaia di bambini orfani che, senza di lei, non avrebbero per nulla garantita un'adeguata assistenza sanitaria; piccoli angioletti ora protetti e finalmente al sicuro dietro a questa grigia cancellata.
Custodisco con cura nel mio cuore questo bellissimo ricordo, questo bellissimo incontro che la vede protagonista come Donna, come mamma, come infermiera in uno dei contesti più difficili della terra, se pur avvenuto in una grande metropoli africana dotata, esclusivamente per i più ricchi e fortunati, di tutte le più comuni agiatezze occidentali.
Hanna è l'operatrice sanitaria di riferimento di uno dei più importanti orfanotrofi presenti ad Addis Abeba (gestito da una straordinaria donna di nome Almaz e famoso in tutta la capitale... ). Assicura, in modo veramente professionale, assistenza sanitaria a centinaia di bambini rimasti orfani per i più tristi motivi. Di lei mi hanno colpito tante qualità: in primis la sua dignità, la sua professionalità, la sua semplicità, la sua timidezza, il suo essere una giovane mamma, forte e instancabile ma soprattutto il suo essere orgogliosamente infermiera nella sua madre terra, pur sapendo di avere possibilità di carriera in altri ambiti del mondo, sicuramente più fortunati, stabili e più redditizi.
Ma resiste.
Per la sua famiglia, per la sua terra, per il suo popolo e per tutti quei centinaia di bambini orfani che, senza di lei, non avrebbero per nulla garantita un'adeguata assistenza sanitaria; piccoli angioletti ora protetti e finalmente al sicuro dietro a questa grigia cancellata.
E ora .. IMMAGINA !
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