Mi capita sempre più spesso d'infastidirmi del perbenismo della gente attorno a me. Di persone insospettabili, anche amiche, alla quale voglio bene ma che mi "tradiscono" o forse è meglio dire... mi deludono. Con certi atteggiamenti, certe parole, quando parlano di tematiche a me care o quando c'è da salvaguardare esclusivamente il proprio orticello senza considerare la società in generale. Non ho mai amato l'individualismo della nostra società, quel senso concorrenziale che appare a tutti indossando una maschera beffarda, con l'astuto fine di dimostrare per forza qualcosa a qualcuno e ottenere in cambio riconoscenza, favore, (pietà?). A essi ho sempre preferito chi lavora sodo nell'ombra, chi preserva un senso di giustizia, chi prova a cambiare una realtà, rinunciando pure a qualcosa, mantenendo quel senso comunitario delle cose. Chi non sbraita e non perde tempo a lamentarsi su facebook ma che piuttosto ci mette la faccia urlando il suo disappunto, magari in dialetto e senza nemmeno una parolaccia (e fortunatamente conosco ancora persone che fanno così) ad una riunione, ad un incontro spiegando le proprie ragioni. Chi affronta le diversità senza scappare a priori, riconoscendole, chi crede ancora nella mediazione e nella solidarietà, chi è disposto a uscire dalle proprie cornici culturali..conoscendo, mettendosi in gioco, scoprendo, con il rischio d'infastidirsi o il vantaggio d'arricchirsi non ha importanza, quello che conta è averlo fatto, aver "(s)mosso" il proprio io controcorrente, ignorando il formalismo, sconfiggendo il moralismo, l'ipocrisia, la presunzione.
Le coppiette appena sposate che cercano casa e che non vogliono gli -extracomunitari- attorno a loro, il vigile che fa la multa all'operaio o alla casalinga ma all'avvocato no, le persone che non affittano a "terroni-negri-tovaglioni" così come quei genitori che preferirebbero-che-il-proprio-figlio-sia-in-classe-alle-elementari-con-soli-bambini-italiani, per poi obbligarlo, alle superiori, a scegliere un liceo invece che un professionale -perché-da-più-opportunità- (e davvero convinti di evitargli la droga..), insieme a quei pseudo politici che promettono case o sussidi a chi dimostrerà di abitare nel proprio territorio comunale "da più tempo", discriminando così i migranti, mi lasciano senza parole, mi rattristano in maniera spasmodica. Sono queste le cose che mi spaventano ancor più della crisi economica che tutti noi stiamo vivendo.
Mi scuseranno se parlo una lingua diversa?
Le coppiette appena sposate che cercano casa e che non vogliono gli -extracomunitari- attorno a loro, il vigile che fa la multa all'operaio o alla casalinga ma all'avvocato no, le persone che non affittano a "terroni-negri-tovaglioni" così come quei genitori che preferirebbero-che-il-proprio-figlio-sia-in-classe-alle-elementari-con-soli-bambini-italiani, per poi obbligarlo, alle superiori, a scegliere un liceo invece che un professionale -perché-da-più-opportunità- (e davvero convinti di evitargli la droga..), insieme a quei pseudo politici che promettono case o sussidi a chi dimostrerà di abitare nel proprio territorio comunale "da più tempo", discriminando così i migranti, mi lasciano senza parole, mi rattristano in maniera spasmodica. Sono queste le cose che mi spaventano ancor più della crisi economica che tutti noi stiamo vivendo.
Mi scuseranno se parlo una lingua diversa?
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