Per la serie il calcio è/e il Brasile mi ero promesso di "alleggerire" il blog con qualche aneddoto simpatico della mia esperienza brasiliana (vissuta proprio un annetto fa) legata al calcio.
Ho già scritto che cosa ha significato il calcio per me in Brasile in questo primo post.
Quando ho avuto la ..
.. netta, profonda e selvatica sensazione che l'ombelico del mondo-calcio sia qui .. su quel dissestato e impolverato campetto. Dove a commuoverti ci pensa il sole che insieme ad una leggera brezza canta la tua storia, mentre il rumore del pallone scava tra i tuoi ricordi, tra gli strilli e gli schiamazzi dei bambini che provvederanno ad addolcirli.
Un secondo simpatico aneddoto che posso collegare al calcio brasiliano è stato quello di togliermi lo sfizio di seguire, tra una pausa e l'altra del mio periodo svolto come volontario internazionale in Alagoas, una vera partita di calcio brasiliano accettando molto volentieri l'invito di Carlos di andare a tifare CRB, una delle due squadri presenti a Maceiò, la capitale dell'Alagoas.
Il team è iscritto al campionato Alagoano, campionato di calcio dello stato dell'Alagoas, organizzato dal 1927 dalla Federação Alagoana de Futebol (FAF).
Per me, grande appassionato di calcio, quella sera è stata ricca di forti emozioni e aver partecipato alla torcida locale la realizzazione di un piccolo sogno.
Se penso che il calcio, il più bel sport del mondo, in molte parti del globo (e spesso parliamo di paesi poverissimi, dove un piccolo spiazzo di ghiaia, un angolo di parcheggio o di strada, si trasforma nel "O Maracanaço") può ancora significare molto ed avere un senso..
..ma tralasciamo per una volta questioni profonde che legano i significati delle cose per buttaci a capofitto sulla carnalità, sulla libidine, la lussuria, la cafonaggine e la rudezza che spesso una partita di pallone può trasmettere.
Per la cronaca CRB Maceio vs América Futebol Clube, valida per il campeonato brasileiro di serieC, finì incredibilmente 0-0, senza dunque neanche una rete (..chi era con me quella sera mi disse senza troppo scherzare che era da decenni che due squadre brasiliane non pareggiavano 0 a 0 a Maceiò!), un pareggio che mi fece sentire in colpa non poco..
Tuttavia, una volta a casa mi risollevai scoprendo con grande gioia che il campionato 2012 fu vinto proprio dal CRB e oggi, a distanza di un anno, il CRB gioca in serie B e lotta per la salvezza.
1) Visita alla monumentale quanto epica scritta impressa su cemento armato all'ingresso dello stadio comunale di Maceiò, costruito nel 1970, ed intitolato a: ESTADIO REI PELE'.
2) Atmosfera magnifica, veramente anni settanta in perfetto stile -L'allenatore nel pallone- film diretto da Sergio Martino (i calciofili sanno di cosa parlo) con un mitico Banfi protagonista.
3) Rinvenimento dalla tribuna di autentici radiocronisti vintage, presenti a bordo campo, nonché ancora del tutto equipaggiati di registratore portatile a tracolla e microfono in perfetto stile vintage.
4) Presenza continua della Torcida, arrivata festosa, poco prima della partita, dal vialone principale che porta allo stadio, capace di paralizzare letteralmente il traffico a causa del chilometrico corteo danzante oltre che far assumere un degno significato al valore d'acquisto del biglietto.
5) Corposi "filho-da-puta!" misti a emblematici "cornudo!" nei confronti del malcapitato quanto eroico arbitro veramente incalcolabili e spropositati.
6) Maradona (giuro non scherzo) stampato senza un minimo di ritegno sulla maglia del numero dieci del CRB. Tutto possesso palla, gioco gambe .. tatticamente nullo, tanto fumo e poco arrosto; in ogni caso tranquilli, per affrontare la B ho scoperto che è stato ceduto e del ragazzo si son perse le tracce.
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