Cose dell'altro mondo, film diretto da Francesco Patierno (2011)
Alcuni spezzoni di questo film sono stati proiettati durante il corso alla quale ho partecipato la settimana scorsa in merito all'integrazione multiculturale nelle aziende sanitarie. Ero davvero curioso di parteciparvi visto che, per uno come me, appassionato di tematiche legate al nursing transculturale, si trattava di una "manna" caduta dal cielo se contestualizzato e inserito fra la miriadi di corsi aziendali che ci vengono proposti ogni anno.
Le tematiche transculturali vengono affrontate tutti i giorni, in ogni momento, nella maggior parte degli ospedali italiani oramai da diversi anni eppure, ciò nonostante, sembra quasi che sia ancora un "mondo" ancora tutto da scoprire e forse percepito ancora "distante" dagli operatori ed è stata questa la prima cosa che ho portato a casa dopo aver svolto l'ottimo corso.
Ciò nonostante corsi del genere andrebbero sempre più promossi e tutelati in quanto sono convinto che nella relazione (non solo interculturale) siano ancora purtroppo il pregiudizio e gli stereotipi a favorire la comparsa d'incomprensioni e conflitti più che la mancanza di consapevolezza... più che il non conoscere (in questo caso aspetti legati a culture differenti per esempio).
Scoprire, conoscere, riconoscere aiuta a gestire ed evitare le trappole transculturali.
Detto questo un'ultima considerazione. Troppo facile analizzare questi aspetti esclusivamente a beneficio di persone già predisposte (vuoi per questioni legate all'ambito professionale vuoi anche per motivazioni personali) a queste tematiche (e questo mi è sembrato di capirlo ascoltando i miei compagni di corso); i quali sicuramente rendono già quotidianamente la giusta attenzione all'approccio multiculturale durante la relazione che viene instaura tra operatore sanitario e persona assistita. Sarebbe tuttavia ancora più interessante osservare l'approccio a tali corsi in quei operatori sanitari ancora non del tutto vicini (alcuni lontanissimi a dire il vero... ) a queste tematiche.
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