In Africa ho avuto la grande fortuna di assistere numerose volte alla messa e non nascondo che ogni volta è stata sempre una grande emozione. La messa africana, per chi non lo sapesse, è molto diversa dalla nostra celebrazione eucaristica.
Non direi che è tutta un'altra cosa ma sicuramente è vissuta in maniera diversa, questo sicuramente.
In Etiopia ho spesso assistito alla celebrazione eucaristica ortodossa in vari villaggi, nella maggior parte dei casi in chiesette sperdute... dove il rito è svolto in amarico (che non è l'aramaico...). In Kenya invece, alloggiando al Fatima Health Center di Ongata Rongai, una domenica ho approfittato del tempo libero per recarmi alla St. Mary's Catholic Church Rongai a pochi chilometri di distanza dalla clinica, senza non prima aver superato la prova metal detector al suo ingresso...
In entrambi i casi mi hanno molto colpito elementi comuni quali: la partecipazione della gente, l'allegria, la durata delle celebrazioni (lunghissime), la profondità nella preghiera, i canti, i balli, la musica, l'umiltà davanti a Dio, l'incenso, l'eleganza... tutte cose che mi hanno fatto capire che l'approccio al rito domenicale e alla preghiera per questa gente ha un significato davvero unico, prezioso e molto importante.
Auguro a tutti voi, un giorno, di poter assistere ad una messa africana; portereste a casa, oltre che un bellissimo ricordo, nuova speranza.
Quando sono uscito dalla St. Mary, di ritorno verso il Fatima, in aggiunta a quello che già avevo vissuto, ho avuto la fortuna di incontrare un asino che, ironia della sorte, inconsapevolmente, mi ha donato altri momenti fantastici ed emozionanti che porterò sempre nel cuore e che avrei vissuto nel giro di poco...
Il provvidenziale asino infatti mi ha permesso di notare un cartello che mi indicava a pochi metri una chiesa protestante o meglio evangelica. Così ho deciso assolutamente di approfittare del momento e di cercarla.
E' stato poi facile trovarla, è bastato seguire la forza dei canti Gospel e tutti gli Alleluja urlati con gioia e passione dai fedeli e dal loro pastore all'interno della chiesa.
La mia curiosità a quel punto, una volta davanti alle lamiere dell'ingresso, è stata enorme: dovevo entrare!


Sono quindi entrato e ci sono rimasto almeno due ore. E' stato bellissimo e veramente coinvolgente!
Difficile descrivere tutte le sensazioni che ho provato al suo interno.
Ero contento e mi sentivo davvero coinvolto dalla passione dei canti Gospel, dall'incredibile atmosfera, dai sorrisi della gente, dai tanti Alleluja! invocati con tono alto e deciso dal pastore, dal battere delle mani...
Cavoli... cavoli... che potenza!
Peccato per il mio inglese, per colpa di questa lacuna non sono riuscito a godermi a pieno le prediche del pastore (di norma so che tale ruolo è svolto da un teologo) che ha il compito di insegnare e predicare la Bibbia, la quale ha una importanza centrale.
Vi sono numerosissime differenze tra la messa cattolica e il culto evangelico.
Mentre per i cattolici la parte centrale della messa è il mistero del sacramento, per gli evangelici è l'incontro dei credenti col messaggio dell'Evangelo, per questo la predicazione, cioè il commento delle Sacre Scritture, ha generalmente molto più spazio nelle chiese evangeliche. Il Gospel poi arricchisce il tutto... di spiritualita, gioia, rabbia e speranza e viene usato in tante chiese o movimenti protestanti quali il Battismo, quello Metodista ma anche in alcune cattoliche.
Che dire è stata un'esperienza unica... vissuta poi in Africa, circondata da tanti africani... curiosi quanto noi (con me vi era Ermanno, collega nonché amico infermiere) di essersi ritrovati due giovani bianchi nel loro umile quanto dignitosissimo luogo di di fede.
Erano così tanto contenti e sorpresi che siamo poi stati invitati dallo stesso pastore a salire sul palchetto e raccontarci un po'... non vi nascondo che ero molto imbarazzato!
Erano così tanto contenti e sorpresi che siamo poi stati invitati dallo stesso pastore a salire sul palchetto e raccontarci un po'... non vi nascondo che ero molto imbarazzato!
Ho ancora ben in presso nella mente il mio esordio titubante al microfono:
- Hi... My name is Daniele and... and I'm very happy to be here with you... -
... Interminabili attimi di silenzio in sala
- Alleluja Daniel! - Irrompeva improvvisamente con forza il pastore (Dio lo benedica veramente!)
- Alleluja!! - Ribatteva la folla
M i i i t i i i c o! (... ho pensato io!).
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