![]() |
Particolare interno ristorante Addis Abeba |
Chi ha l'Etiopia nel cuore non può non conoscere la bellezza che nasconde il suo rito del caffè.
In rete esistono numerosissime pagine che ne parlano, tutte concordi nel fatto che siano l'ospitalità, insieme all'amicizia e al rispetto quegli elementi in grado di caratterizzarlo al meglio... riuscendo a trasmettere agli ospiti sensazioni uniche.
Anche io ho assistito al rito e ciò che mi ha più colpito ogni volta che l'ho visto è stato il suo preciso cerimoniale, ricco di fascino, composto da fasi ben precise e ricco di suggestione. L'ospite, che osserva (e che poi gusterà esclamando betam tiru no! che tradotto in amharico significa - buonissimo!), insieme alla donna, adibita alla preparazione (e scelta non a caso), sono i protagonisti assoluti della cerimonia... legati al centro da un piccolo altarino, circondato da fiori e decorazioni, che rende il piccolo contesto (che può essere in casa o nel giardino appena fuori) davvero ricco di fascino e grazioso.
Inutile dire che la cerimonia è davvero differente e lontana (ma non per questo meno importante) dalla nostra concezione di "pausa caffè" (anch'essa, non dimentichiamocelo, antropologicamente significativa).
Al di là della sua preparazione (che invito a scoprire al link appena sopra evidenziato in arancio) il rito è ricco di significati, inoltre leggendo Manuale di Alimentazione Transculturale (Aldo Morrone, Paola Scardella, Laura Piombo - Editeam), libro molto interessante appena acquistato, ho scoperto che la cerimonia è utilizzata, oltre che per socializzare, anche per invocare folletti e spiriti... cosa che, sinceramente, non avevo mai sentito dire dalla popolazione locale.
Mmhh... piccoli consigli... munitevi di pazienza (il rito dura anche più di un'ora), scordatevi di fare solo un assaggio... (è buona norma fare più di un bis...) e preparatevi ad una notte insonne... ma antropologicamente arricchita!
Ecco dunque alcune foto della mia partecipazione alla cerimonia del caffè in Etiopia!
Nessun commento:
Posta un commento