" Noi viviamo nell'ombra di un immenso punto interrogativo."
Sono queste le prime parole scritte nella Storia dell'umanità da Hendrik Willem Van Loon, un " Piero Angela " dei suoi tempi, cioè degli anni '30, divulgatore di storia, geografia e umanità varia, i cui scritti si trovavano di frequente nelle case di chi aveva molti interessi ma non aveva avuto l'occasione e i soldi per studiare soprattutto nella metà del secolo scorso.
Un libro che vi consiglio.
Quando entrai al National Museum of Ethiopia di Addis Abeba e vidi per la prima volta lo scheletro di Lucy (... la replica purtroppo) non vi nascondo che quella frase mi è tornata in mente non poco.
Addis Abeba, National Museum of Ethiopia |
A me piace pensare che l'ombra di quel famoso punto interrogativo si trovi nella Rift Valley: in quella grande fossa tettonica che si estende per circa 6000 Km, metaforicamente soprannominata la culla dell'umanità, dove l'uomo, come dice Jared Diamond nel suo fantastico libro Armi, Acciaio e Malattie, trascorse gran parte del tempo della sua prima evoluzione e dove l'umanità mosse i primi passi diffondendosi poi su tutta la Terra...
Nella Rift Valley ci sono stato diverse volte (prima in Etiopia, poi in Kenya) e ogni volta che ci ritorno per me è una grande emozione, da cardiopalmo.
Sentire il peso di quella culla tutta addosso e percepire, anche solo per pochi istanti, il cuore pulsante dell'umanità... da milioni di anni capace ancora di vivere esistere e resistere, non ha davvero prezzo!
Etiopia, in lontananza il lago Ziway, rinomato per la sua avifauna... |
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