Questo blog è nato una ventina di anni fa! Ha fatto a cazzotti con i primi guestbook, i primi "siti", con i vari forum ed oggi è bullizzato dai social molto più "veloci" e alla moda.. ma tutto sommato, nonostante mille cose successe, qualche cicatrice e gli acciacchi del tempo, rimane ancora in piedi! Respect!

11 luglio 2013

"Stati" cadenti

A questo link ho già parlato de " La carità che uccide - Come gli aiuti dell'Occidente stanno devastando il Terzo mondo " di Dambisa Moyo, edito Rizzoli.

Ieri, come molti sapranno, l'agenzia Standard & Poor's ha nuovamente tagliato il rating dell'Italia da 'BBB+' a 'BBB' con previsione di l'outlook negativo. Paradossalmente la cosa sembrerebbe interessare poco i nostri politici tanto che oggi si son permessi addirittura di fare questo.

Quando l'ho saputo mi è tornato in mente il capitolo 6 del libro della Moyo -Capitoli risolutivi - nella quale l'autrice spiega (rivolgendosi alle classsi politiche dei paesi emergenti) come fare per accedere ai mercati obbligazionari una volta deciso di guadagnare denaro, emettendo titoli di Stato, invece di accettare nuovamente i soliti aiuti internazionali.

I titoli di stato sono prestiti (obbligazioni); nell'emetterli un governo promette di restituire al creditore il denaro preso a prestito oltre a un interesse di entità logicamente concordata... Secondo la Moyo per accedere ai mercati obbligazionari si devono compiere alcuni passaggi relativamente semplici ma prima di compierli i paesi o le aziende che richiedono prestiti hanno bisogno di un rating.

Prima di investire grosse somme di denaro, chi può permetterselo, strategicamente ci pensa bene.
Volente o nolente, nell'era del libero mercato contaminata dalla globalizzazione, gli investitori (... compresi i Governi) devono basarsi grosso modo su tre agenzie: Standard & Poor's, Moody's Investor Service e Fitch Ratings. Esse, purtroppo o per fortuna, valutano paesi e aziende. Valutano la capacità e la propensione di chi chiede un prestito a ripagare i debiti e su questa base i paesi vengono classificati appunto con una sigla che va dalla tripla A a tripla C, cioè bancarotta.

L'italia è quasi in bancarotta.
La Standard & Poor's sta praticamente dicendo a tutto il mondo che a breve non converrà più investire in Italia; e questo perché la politica italiana (propensione) non è più in grado di garantire quelle basi economiche e sociali che permettono di avere delle entrate (capacità) che significa anche non essere più in grado di emettere titoli del debito pubblico.

Purtroppo per noi gli investitori sono sempre alla ricerca dell'opportunità più ghiotta e soprattutto sono attratti dalla prospettiva di alti guadagni che, nell'epoca in cui stiamo vivendo, significa ricercarli sempre più nelle economie emergenti (... a parte l'Africa, ancora purtroppo esclusa ad eccezione del Sudafrica).
L'interesse degli investitori per i paesi emergenti infatti sta aumentando a dismisura.
Saranno premiati quindi quei paesi che si dimostreranno solidi e credibili, in grado di presentare validi risultati economici, con una miglior reputazione e trasparenza garantita da un'amministrazione efficiente e, aggiungerei, paradossalmente cinica e competitiva. Un'altro punto a nostro sfavore, secondo sempre la Moyo, riguarda il fatto che il debito delle economie emergenti presenta il vantaggio di muoversi in direzione opposta rispetto quello dei paesi sviluppati, poiché:

<< ... durante una recessione globale, i paesi poveri possono trovare meno costoso ripagare i propri debiti. Man mano che i tassi d'interesse mondiale scendono, evento che si verifica spesso in occasione di un rallentamento dell'economia globale, per i paesi poveri diminuiscono i costi di gestione del debito >>.

Ho messo volutamente e forse azzardatamente in relazione il capitolo 6 del libro della Moyo con la situazione della mia Italia perché mi è servito come pretesto per dimostrare ancora una volta quanto è importante, a mio avviso, saper decifrare alcuni messaggi annessi ad eventi che (se pur evvengono in piena estate... ) contribuiranno, in qualche forma, a modificare le visioni delle questioni globali alle quali siamo abituati. Non distraiamoci troppo! Viviamo in un paese "cadente", che se non sarà capace di trovare le giuste strategie difensive corre il rischio di soccombere sotto il peso delle economie emergenti e delle nuove regole del mercato globale.

Sta finendo un'era. Quando apprendo dai media che il G8 si è riunito per l'ennesima volta mi vien quasi da ridere. Il G8 inteso come istituzione capace di guidare (o meglio imporre e gestire) lo sviluppo mondiale non esiste più. Il suo ruolo oggi è strategicamente difensivo. Chi conta oggi fa parte dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc o Wto) dove figurano Cina, India, Brasile... diventati leader di una vasta coalizione di economie emergenti capaci di bloccare da anni politiche di liberalizzazione che considerano inspirate da interessi americani e europei (per esempio la difesa occidentale delle multinazionali farmaceutiche... ).

Ecco dunque perché l'avvertimento lanciato dalla Standard & Poor's ieri non è affatto da sottovalutare per non dire trascurare e la nostra classe politica farebbe bene a ricordarselo invece di litigare per questioni imbarazzanti e surreali; perché, dall'altra parte del globo, a migliaia di chilometri di distanza vi sono classi dirigenti che invece non stanno affatto perdendo tempo e che adottano politiche molto aggressive e competitive in grado di far acquisire al proprio Stato sempre più solidità e credibilità, grazie anche a parole da noi tanto odiate e paurose come: ricerca, laureandi, know-how...

A consolarci ci pensa sempre la Moyo che scrive << ... valutare paesi e aziende è un'arte, non una scienza >>.

In attesa di scoprirlo sarebbe meglio darsi tutti da fare!

Nessun commento:

CHIAVI DI ACCESSO AGLI ARTICOLI

"Cosa penso in merito a..." 33anni33poesie Addis Africa Alagoas Album AmbAdM America Latina Amici Apuane Arbëreshë arte Artisti artists bag Berlino BettyBlue BIKE bike-messenger blog Blues Blues Trigger borghi Bosco Tosca brand Brasil Brasile brooks Calcio camper casetta Castel San Giovanni Chi sono / Cos'è viveresisteresistendo Christiania Cibo Cibo/Culture Ciclabili Cicloesplorazioni CicloFaggioSanFrancesco Cicloturismo Cinelli Città collinePiacentine Commissione Pastorale della Terra Contatti Cooperazione Copenhagen Covid2020 Cultura Danimarca danmark Delta Po Disabilità DollyDagger Dolore/Culture electricbass Eme/Urg/118 Emilia Romagna Enkutatash Escursioni esplorazioni Etiopia Europa eutanasia Evasioni Eventi ExpoMilano2015 Fatima Health Center Festival Film Filosofia fiume PO focus Formazione/Corsi france franchigena Francia frejus Friburgo Germania GiroBikeGarda GiroSalentoBicicletta HarleyDavidson helmets Idroponica illustrations Incontri Infermieristica info Inghilterra internet Intervista Irlanda IrlandaBici Islam Italia italy Kenya Kiva KockaMowMow's kwashiorkor laghi laGrandeStoria laSpritz Lecce Leininger libri life Liguria link London malnutrizione mare Maternage Migranti Milano Mitologia miXilinX Morte/Culture Mostre/Musei Moto MotoEsplorazioni mountainBike MTB music Musica myBand MyMusic Nairobi neve Nursing transculturale nutcase Olmo oltrepòPavese opinio OpinioGlobale OpinioLocale orfanotrofio Otranto ParigiLondrainBici Paris pensieri infermieri personal-fundraising Piacenza Pievetta Plumpynut Poesie PoliticaLocale provenza Pubblica Assistenza Puglia Racconti radici Rassegna Video Religioni Riflessioni Rift Valley RingOfKerryinBici Romaria Salento SANGA Scuole Sem Terra Sicilia specialized Spritz Storia del blog streetArt Strumentazione strutture Sud del Mondo Sudan Teatro Teresina TerziTempi Toscana Transculturale Trappole Transculturali trip umbria urban utility Vaude Veneto viaggi video VideoBike vintage viveresisteresistendo VLOG Volontariato WHO wild Zoom