Il 27 luglio di questa estate, presso il bellissimo auditorium Horzowski, in occasione del Monfortinjazz, a Monforte d'Alba in provincia di Cuneo, sono andato ad ascoltarmi Yann Tiersen.
In breve...

Location: Spettacolare (fra i tanti piccoli esempi di quando si dice che l'Italia è ricca di opere d'arte sparse e nascoste a cielo aperto). Ottimi vini (il più famoso è il Barolo), panorami eccezionali (una volta usciti dall'autostrada si sale a 480 mt s.l.m.) e poi lui... il piccolo anfiteatro naturale dall'acustica perfetta ricavato dalla pendenza morfologica naturale del terreno. Un vero gioiello antico ancora oggi a disposizione di tutti (... diamo per scontato tutto ma chi, al mondo, può vantarsene come possiamo fare noi?).
A distanza di pochi mesi mi sono tornate in mente alcune parole lette in "Istruzioni per l'uso del futuro - Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà" di Tommaso Montanari, quando dice:
"[...] in tutta Italia l'arte non bisogna andarsela a cercare, [...] No, l'arte è un fatto ambientale. Quasi tutti ci sbattiamo la faccia ogni giorno: uscendo di casa, andando al lavoro, passeggiando. [...] possiamo decidere di vederla o non vederla, capirla o non capirla, amarla o esserne indifferenti [...] Capirla vuol dire capire il nostro paese, noi stessi, il nostro futuro. Non capirla significa perdere un'occasione per cambiare la nostra vita [...] In Italia l'arte non è mai solo la singola opera: l'arte è la relazione tra le opere [...] l'arte è una cosa sola con l'ambiente: come la carne e la pelle di un corpo, che è il territorio del nostro paese. Non esiste, in Italia, un <<ambiente>> senza arte. "
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