Ogni tanto è bello fermarsi un attimo e voltarsi indietro. Soffermarsi, meditare.
In questo viveresisteresistendo mi ha sempre aiutato a farlo in modo sano e coerente.
Oggi, domenica 23 novembre 2014. Giornata di elezioni in Emilia Romagna.
Di politica e, nello specifico, delle regionali ho già scritto a lungo in questo post. A proposito, capita ancora molto spesso di ripensare con grinta e passione al mio percorso intrapreso nelle comunali del mio paese questa estate... Peccato. I dispiaceri e i cattivi esempi sono stati tanti ma anche le soddisfazioni non lo rinnego. Oggi, a distanza di mesi, ho capito che non smetterò mai di confrontarmi e approfondire alcune tematiche locali, cercando il più possibile di rimanere "obiettivo" e propositivo senza mai nascondermi dietro a un dito. Vale davvero la pena farlo a mio avviso ma, ed è già successo, l'altra faccia della medaglia comporta scontri e sfuriate (...bene che ci siano quando meritano). Dare fiducia a persone umane, capaci di guidare politiche di interesse comune, educate e sovrane di sé stesse, ricche interiormente, coerenti, non scisse, non alterate da pregiudizi, da preferenze, in politica, è quasi impossibile ma l'Italia meriterebbe questi esempi alla sua guida. Illuminante il caso di Platone che, ad un certo punto della sua vita, si occupa di educazione. Perché? Perché già ai suoi tempi (nella democrazia di Atene) aveva osservato che che la classe politica di allora continuava a litigare e arrivò a porsi dunque un interrogativo molto contemporaneo a mio avviso: ma se i giovani vedono questi esempi che provengono dall' "alto", che uomini diventeranno? Ampliamo lo scenario "politica" ai tanti altri ambiti sociali che ci circondano quali lo sport, la rincorsa sfrenata al consumo, alla ricchezza esteriore, alle dipendenze, a tutte quelle forme di potere che dis-umanizzano l'uomo. Vedete come l'essenza dell'educazione è facile che svanisca? Vedete come è facile impoverirsi, soffrire, per poi affidarsi a bisogni compensativi?
In questo viveresisteresistendo mi ha sempre aiutato a farlo in modo sano e coerente.
Oggi, domenica 23 novembre 2014. Giornata di elezioni in Emilia Romagna.
Di politica e, nello specifico, delle regionali ho già scritto a lungo in questo post. A proposito, capita ancora molto spesso di ripensare con grinta e passione al mio percorso intrapreso nelle comunali del mio paese questa estate... Peccato. I dispiaceri e i cattivi esempi sono stati tanti ma anche le soddisfazioni non lo rinnego. Oggi, a distanza di mesi, ho capito che non smetterò mai di confrontarmi e approfondire alcune tematiche locali, cercando il più possibile di rimanere "obiettivo" e propositivo senza mai nascondermi dietro a un dito. Vale davvero la pena farlo a mio avviso ma, ed è già successo, l'altra faccia della medaglia comporta scontri e sfuriate (...bene che ci siano quando meritano). Dare fiducia a persone umane, capaci di guidare politiche di interesse comune, educate e sovrane di sé stesse, ricche interiormente, coerenti, non scisse, non alterate da pregiudizi, da preferenze, in politica, è quasi impossibile ma l'Italia meriterebbe questi esempi alla sua guida. Illuminante il caso di Platone che, ad un certo punto della sua vita, si occupa di educazione. Perché? Perché già ai suoi tempi (nella democrazia di Atene) aveva osservato che che la classe politica di allora continuava a litigare e arrivò a porsi dunque un interrogativo molto contemporaneo a mio avviso: ma se i giovani vedono questi esempi che provengono dall' "alto", che uomini diventeranno? Ampliamo lo scenario "politica" ai tanti altri ambiti sociali che ci circondano quali lo sport, la rincorsa sfrenata al consumo, alla ricchezza esteriore, alle dipendenze, a tutte quelle forme di potere che dis-umanizzano l'uomo. Vedete come l'essenza dell'educazione è facile che svanisca? Vedete come è facile impoverirsi, soffrire, per poi affidarsi a bisogni compensativi?
Ecco perché odio la politica mediatica e puramente strumentale intesa come è oggi.
Essa, come tante altre cose, potrebbe essere molto altro per l'essere umano.
Potrebbe addirittura renderci felici!
Il potere dominio, il denaro, l'avarizia, la tirchieria di affetto e amore per sé stessi, per gli altri e per la natura ci inquinano la mente. Ve lo assicura un vero egoista radicale! Se aggiungiamo poi che nevrosi individuali e collettive si sostengono reciprocamente è ancora più facile ammettere che la nostra società è davvero malata.
E allora che fare? Non smettere mai di "coltivare" sé stessi, di plasmarsi, di crescere (io ci provo tutti i giorni!); di arricchirsi il più possibile interiormente impoverendosi esteriormente come fanno da millenni tutti gli esseri viventi di questa terra tranne l'uomo. Non smettere mai di approfondire la propria identità.
Non smettere mai di ricercare la gioia in ciò che ci circonda e di essere compassionevoli.
Dura è?
Eppure gli strumenti giusti ci sarebbero.
Dentro in noi.
Certo, se ci si affida esclusivamente ad un partito...
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