A pochi giorni dalle elezioni alcune considerazioni. Premetto che abito nel Piacentino.
Si vota Domenica 23 novembre 2014, dalle 7 alle 23, in Emilia-Romagna per eleggere l’Assemblea legislativa e il Presidente della Giunta della Regione.
Si vota a seguito delle dimissioni di Vasco Errani seguite alla condanna a un anno al processo Terremerse (già di per questo il PD meriterebbe una bella lezione morale, a mio modesto parere, ma questo è un altro discorso... ).
Alcune riflessioni sono dovute, visto che, tali scelte, potrebbero incidere non poco sulla qualità di vita di ognuno di noi. Rimaniamo in ambito piacentino.
La destra (Forza Italia, Fratelli d'Italia) è inesistente e confusionaria tanto da soccombere alle richieste leghiste di appoggiare Alan Fabbri. Nel piacentino, addirittura, a pochi giorni dal voto, si scontrano pure tra loro (mi ricordano qualcuno....). I vecchi amici se ne sono andati (Nuovo Centro Destra/Udc) e candidano il giornalista forlivese Alessandro Rondoni. Tornando a Fabbri, non penso che vincerà ma credo proprio che otterrà un buon risultato (ahimè) ed i motivi sono tanti quanto poveri di valori che, personalmente, ritengo fondamentali; di sicuro, quindi, non lo voterò. Da evitare decisamente poi i vari Foti (ancora?!), Calori, Pollastri, Ghilardelli, Testa...
Chi vincerà dunque? Probabilmente il candidato PD (doppio ahimé) Bonaccini, che ha vinto le primarie a discapito di Balzani.
A me personalmente piaceva molto Balzani. Ennesima occasione persa.
Bonaccini lo trovo troppo prepotente (lo ascoltai a Piacenza qualche settimana fa) e ben poco aperto a dar voce alla società civile. Non riesce a convincermi. Il mio voto, per lui, se non fosse per Katia Tarasconi (ottima candidata Piacentina per il PD e persona che stimo insieme a Paola Gazzolo... ) non è affatto scontato. E, onestamente parlando, oggi lo è ancora meno visto che, informandomi un attimo, vi è un nome su tutti (a questo link potete trovare l'elenco dei nominativi dei Candidati Consiglieri alla Regione Emilia Romagna per la provincia di Piacenza) sulla quale vorrei puntare.
E' una ragazza, ha 25 anni. E' laureata in economia dello sviluppo e Cooperazione internazionale. Credo abbia zero esperienza a livello politico/amministrativo ma è sicuramente un bene e questo l'ho capito sulla mia pelle grazie alla mia piccola esperienza: alcuni "vecchi" della politica, alcuni loro atteggiamenti sono assolutamente da evitare. Nella maggior parte dei casi remano contro o pianificano, a proprio vantaggio, alle spalle di tutti gli altri. Posseggono (parola azzeccatissima) voti garantiti da anni, per non dire da decenni, di gente con il paraocchi...nella maggior parte dei casi indifferente a ciò che gli succede intorno, chiusa nel proprio orticello mentale/culturale, per poi essere i primi a lamentarsi, nel ritrovarsi un giorno un nuovo supermercato sotto casa, o una nuova rotonda davanti al cancello, un motel, una discarica, un negozio di alimentari gestito da "musulmani" a fianco. Aiuto! I primi a sentirsi traditi. Meriterebbero una lezione.
E l'unica arma che possediamo non sono i sassi ma i voti.
Si chiama Roberta Buzzini.
Si chiama Roberta Buzzini.
Cercatela nell'elenco. Chissà se l'avrà vinta fra le mie personali candidature. Appoggia come candidata alla Presidente della Regione Giulia Gibertoni (qui il curriculum). Grilline? Povere loro, mi viene da pensare, il loro unico problema a volte sta proprio in Grillo: Non ha ancora capito che spesso alcune sue "sparate salviniane" hanno un effetto controproducente e rischiano di macchiare il lavoro, ottimo, onestamente parlando, di alcuni suoi amministratori eletti? Qualcuno glielo faccia presente!
Chiedere infatti ai “Liberi Cittadini per l’Italia”, anch'essi in corsa per le regionali, formati in gran parte da “epurati” del movimento di Grillo-Casaleggio che candidano alla regione Maurizio Mazzanti (quest'ultima lista è presente nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Modena e Parma).
Sinistra radicale: si presenta Maria Cristina Quintavalla sostenuta dalla lista 'L'Altra Emilia-Romagna' (che eredita la lista che alle europee si era presentata col nome L'altra Europa con Tsipras). Soliti buoni intenti. Tornando a Piacenza, Andrea Poggi, comunque, lo voterei volentieri.
Ho sempre considerato, per vari motivi, le "Regionali" forse molto più importanti che le "Governative". E se è pur vero che la mia regione è tra le più virtuose d'Italia, non per questo si priva anch'essa di tristi comportamenti che l'elettore farebbe bene forse a considerare (...anche se effettivamente ognuno è responsabile di se stesso) prendendo qualche nota.
2010 |
2005 |
2000 |
14 anni che avranno fatto bene all'Emilia Romagna? La mia impressione è che nel 2010 si sia persa una grande occasione... ma lasciamo stare.
Chiudo questo post con una speranza. Vivo nell'ultimo comune a ovest della regione: Castel San Giovanni. Già di per sé Piacenza, la sua provincia (se si può chiamare ancora così visto che questo inverno non ci saranno nemmeno i soldi per gli spartineve...) è, da sempre, poco considerata dalla regione; una regione strozzata dagli appalti, dalle coop degli infiniti buoni intenti ma capaci di sfruttare intere classi di lavoratori, donne e uomini, che sempre più spesso nessuno da più voce. Una situazione dove le lobby rosse milionarie, la politiche e gli affari contribuiscono da decenni a creare una zona grigia tutta caratteristica. Castel San Giovanni (ma anche Borgonovo Val Tidone non è da meno...) paesone di circa 15000 abitanti, dove tutti ancora quasi si conoscono, è a sua volta forse troppo "contaminata" da una certa "influenza" lombarda (ciellina fino all'osso...). Se andavi all'oratorio o ascoltavi le cose "in un certo modo" crescevi "in un certo modo" (non sta a me giudicare se il modo era/è giusto o sbagliato ci mancherebbe). Se non ci andavi dipendeva molto più da te che da "certi tentacoli". Io, fortunatamente, avevo più immaginazione e da bambino giocavo ancora nei campi, prima con i "terroni", piano piano si aggiunsero albanesi, marocchini... con tutti.
Siamo terra di frontiera qui. Tra una banca e una chiesa. Circondati da supermercati, rotonde, consumo di suolo, livelli d'inquinamento tra i più alti del mondo. Qui le auto si vendono ancora, tanto che la gente, anche solo per fare poche centinaia di metri, la usa per tutto. Da noi puoi passare improvvisamente da un gigantesco magazzino posizionato al centro del più grande polo logistico d'Italia, a un splendido agriturismo o osteria in piena campagna nel giro di una decina di minuti. In una piazza puoi ritrovarci quattro, cinque bar ma sempre meno librerie. Gli aperitivi costano dieci euro. 19 Km di autostrada costano 1,50 euro. Una colica renale ti costa più di 50 euro! Le sale da gioco sono cresciute come funghi: giovani, giovanissimi ma anche uomini e donne di tutte le età senza dimenticare qualche anziano, si giocano un sacco di soldi alle slot dei bar. Si spera forse più nelle scommesse giocate nell'angolo davanti a casa che all'esame svolto in Università in mattinata.
In 20km di Via Emilia vi sono cinque night. Uno ogni cinque Km. A Piacenza vi sono ragazze sfruttate ai bordi delle strade a neanche un chilometro dalla piazza principale: Piazza Cavalli.
In 20km di Via Emilia vi sono cinque night. Uno ogni cinque Km. A Piacenza vi sono ragazze sfruttate ai bordi delle strade a neanche un chilometro dalla piazza principale: Piazza Cavalli.
La sanità è buona ma anche qui da noi le cose stanno cambiando... in peggio. La regione taglia, centralizza. I posti letto diminuiscono ma stai tranquillo che te la raccontano come vogliono loro (gli anziani aumenteranno e di conseguenza il peso assistenziale). Intanto i "ricchi" sono sempre loro, sempre più ricchi, mentre i poveri sono sempre di più, sempre più poveri.
Le uguagliane si stanno dissolvendo, come le speranze tra i giovani, che ti parlano di Londra come se fosse sinonimo di felicità, senza nemmeno avere consapevolezza che il baricentro (i baricentri) trainanti del mondo, si sono spostati da altre parti! Qui troverai ancora qualcuno che ti dice che il dialetto è più importante dell'inglese, dell'arabo, dello spagnolo. Troverai, sempre da queste parti, chi ti dice che la mafia non esiste qui non c'è!Scherzi? E' una "cosa" di altri posti. Del Sud. Gli "zingari", al primo furto, al primo sospetto, sono ancora i primi ad essere tirati in ballo ma nessuno ha voglia di ammettere che la comunità rom locale, ghettizzata ai confini del paese, è tra le più integrate e collaborative della zona (grazie al lavoro continuo e silenzioso di molte persone...). E' il terzo comune con il più alto tasso percentuale di migranti stranieri in Emilia Romagna (I comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri sono passati dai 22 del 2004 ai 165 del 2013 sui complessivi 340, con Galeata (Fc) al 23,1%, Luzzara (Re) e Castel San Giovanni (Pc) al 21,2%) secondo i dati regionali 2014: questa cosa agli ignoranti da fastidio perché secondo loro tali percentuali sono direttamente proporzionali a guai. Eppure i casi di cronaca si contano sulle dita della mano... quando invece sono tante altre, le mani, quelle vere, quelle di dignitosissime badanti straniere per esempio o di uomini che vengono da lontano e che hanno abbandonato tutti gli affetti, a lavare i nostri anziani, a raccogliere i nostri pomodori sotto un sole cocente (per un pugno di euro...) a mungere le vacche (...le stalle non "sanno" di buono!). Qui sono le nostre radici a valere di più.
La gente si stabilisce qui perché viene a lavorare, essendoci grande richiesta di manodopera nel settore logistico per esempio e, se è una persona con un minimo di giudizio, fa molta attenzione a fare "casino", a mettersi nei guai. Un po' di rispetto Cristo! Quante felpe rosse o blu, dipende dalla ditta, indossate da uomini e donne, italiani e stranieri, ci sono all'alba ai bordi della strada, lungo la Statale 412, che aspettano un passaggio o che s'incamminano verso il "polo"?
Difficile da credere vero? Le brutte eccezioni ci sono e sono legate alla criminalità, che non ha bandiera. Chiudere le frontiere è impossibile, inutile raccontarsela, basterebbero leggi più severe, controlli, investimenti, sconti di pena effettivi, maggiore collaborazione con gli altri Stati; basterebbe che lo Stato ascoltasse le reali esigenze di chi, tutti i giorni, combatte la criminalità in strada rischiando la propria pelle.
La mia speranza è quindi quella di avere una Regione che abbia a cuore la sua gente, il suolo, l'ambiente, il lavoro, i diritti dei più deboli, dei suoi lavoratori, italiani e stranieri ma allo stesso tempo che ritrovi il coraggio e il polso di far rispettare le regole, che a volta s'imponga, contro l'inciviltà, la corruzione, le mafie, i "trucchetti"...
Che non abbia vergogna e timore nel dare una possibilità anche agli "ultimi" (come ha sempre fatto a onor del vero). Che sia capace di offrire sempre nuove opportunità. Questo vorrei.
Sarà che spero sempre che le cose possano cambiare in meglio, non rompendo macchine, ma con gli esempi e i fatti.
Le testimonianze, il lavoro, i confronti costruttivi e non strumentalizzati.
La lettera che propongo poco sotto, trovata sul quotidiano Libertà di Piacenza, riassume infine molto bene alcune cose che penso anche io. Complimenti a chi l'ha scritta; è una bella fotografia dei tempi che stiamo vivendo e dei tempi perduti della politica. Mi piace quando la gente comune fa così, quando espone in modo costruttivo, dal basso, ciò che pensa. Chissà se prima o poi ci ascolteranno.
Buttarsi in politica per cambiare le cose? Cosa occorre fare? Io, nel mio piccolo, ci avevo provato (coerentemente con i miei credi) e sarò sempre pronto a riconoscere chi fa altrettanto, chi ci mette la faccia per un bene comune e collettivo indipendentemente dal partito che rappresenta. Dei trucchetti strumentali, di propaganda, di slogan elettorali e delle poltrone già assegnate ne abbiamo abbastanza! L'Italia ha bisogno di facce nuove, giovani, incontaminate, libere, competenti, capaci di una rabbia positiva... insomma un po' pazze, vicine al popolo.
Votate chi volete dunque ma, vi prego, ritorniamo umani.
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