Oggi vorrei raccontarvi della mia ultima cicloesplorazione, una pedalata molto simbolica e gratificante di una ottantina di chilometri tra le bellissime Valli della Luretta e del Trebbia.
L'obiettivo? Raggiungere il castello in località Monticello di Gazzola, nel piacentino (a 25 km da Piacenza e a quasi 600 metri s.l.m.) semplicemente per salutare lui, nel 70esimo anniversario della Liberazione: Lino Vescovi, il Valoroso.
L'obiettivo? Raggiungere il castello in località Monticello di Gazzola, nel piacentino (a 25 km da Piacenza e a quasi 600 metri s.l.m.) semplicemente per salutare lui, nel 70esimo anniversario della Liberazione: Lino Vescovi, il Valoroso.
E’ una delle figure più note della Resistenza piacentina; comandante carismatico idolatrato dai suoi uomini.
Fu Comandante IX Brigata -1^ Div.Piacenza- Medaglia d’Argento valor militare.
Fu Comandante IX Brigata -1^ Div.Piacenza- Medaglia d’Argento valor militare.
Le imprese coraggiose, la sua grande umanità, l’ammirazione di cui gode da parte delle popolazioni della montagna, la stima dei suoi uomini, la morte in uno dei combattimenti più ricordati della Resistenza piacentina ne hanno alimentato la leggenda.
“Il Valoroso” cade il 16 aprile 1945 proprio a Monticello di Gazzola in Val Luretta. Era accorso con i suoi uomini in aiuto di un gruppo di partigiani che resistevano strenuamente all’interno del castello all’assedio di 2 compagnie delle Brigate Nere “Leonessa” e “Mantova”.
Viene colpito al petto da una raffica di mitraglia quando ormai la battaglia è vinta.
Le sue ultime parole sono un ammonimento ai compagni a non infierire sui nemici prigionieri.
Ecco cosa scrivevano, il 17 aprile 1945, i manifesti mortuari affissi in Pianello (paese vicino...) il giorno dopo la sua morte, quando la notizia si diffuse:
Esercito italiano di liberazione - Corpo Volontari della Libertà Comando Raggruppamento Divisioni piacentine-pavesi XII Brigata "Valoroso"
Sul campo di battaglia è caduto da prode il Valoroso, comandante di Brigata. Soldato di leggendario valore, tutto di sé ha donato per la causa della Libertà. Ha suggellato generosamente con sacrificio la sua giovanissima esistenza, chiudendo una brillante serie di azioni e lasciando ai patrioti tutti delle formazioni piacentine-pavesi una nobile eredità di ardimento e onore.
Monticello - 16 aprile 1945
Oggi più che mai il ricordo di queste persone, di tali fatti, cos' importanti, è a rischio, soprattutto fra i più giovani. Sta quindi a noi cercare di non far dimenticare quanto sia stato memorabile il loro sacrificio, la loro voglia di libertà (che diverrà realisticamente la nostra Libertà, non dimentichiamocelo mai).
In che modo? Anche così, con una semplice pedalata o un breve post di un anonimo blog.
Nessun commento:
Posta un commento