Quando ho ascoltato per la prima volta questa acuta riflessione di Boris Porena devo ammettere che mi sono sentito subito bene; come se il mio cuore avesse sorriso e con grande semplicità si fosse aperto.
Credo che sia importante, oggi più che mai, riuscire a scovare parole, gesti, persone, libri, musiche, cose, paesaggi... che riescano ad aprirci il cuore, a farlo sorridere. Nell'era dei flussi (parola che rende l'idea molto meglio che -glo-ba-li-zza-zio-ne... flussi di persone, d'informazioni, di trasporti ecc.) sono convinto che l'umanità semplice, fatta di "quelle" cose, possa essere una speranza per tutti noi o perlomeno, per tutti coloro che sentono il bisogno di disintossicarsi.
Disintossicarsi da che?
Da ciò che in un certo senso ci condiziona. Potrebbe essere qualsiasi cosa, la mancanza di amore o addirittura una persona, che senza nemmeno averci dato il tempo di accorgercene, ci ha reso schiavi, prigionieri. Ovvio che ci vuole tempo, profondo studio di se stessi; occorre dunque una riflessione attenta, leale, trasparente con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda.
Aprire il centro del cuore e dell'intelletto, alla scoperta di umanità (...lavorare su noi stessi per diventare pienamente umani) e di felicità vera e non condizionata può dunque aiutarci a disintossicarci.
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