Oggi più che mai

Oggi più che mai sono fiero di essere un giovane europeo. Non so ancora bene chi sono le vittime della tragedia avvenuta ieri sera a Parigi ma scommetto che saranno per la maggior parte miei coetanei. Ventenni, trentenni... Perché siamo noi che vogliono distruggere, terrorizzare, ammazzare, umiliare! Noi nient'altro che noi! E con noi la nostra gioia nel meravigliarci di camminare e perdersi nella notte per le strade della città più bella del mondo; la nostra libertà di entrare in una boulangerie mano nella mano alla persona che amiamo o di avere in mano un calice di vino con la persona più bella del mondo al nostro fianco, stretti fra i tavolini di un grazioso café. E con noi il nostro sogno di studiare tra le più importanti e antiche università del mondo, di dipingere nelle più famose accademie, di suonare la nostra gioventù fra infinite note in caratteristici locali; di ballare liberi in strada canticchiando in testa una canzone con da parte la Torre Eiffel, il Colosseo, un museo innovativo, una fontana millenaria, uno stadio epico o semplici case. Le nostre case, quelle con dentro sempre noi, costruite di sacrifici, speranze e serenità. O affittate e condivise con mezzo mondo. Siamo noi che vogliono annientare e non è solamente una questione di libertà. E' una questione di respiri nell'aria, strette di mano, parolacce sospese e passi frenetici desiderosi di opportunità: con un lavoro da cercare, un esame da superare, una professione da coltivare, un figlio da crescere o un caro da curare. Milioni di giovani volti, voci, storie. La mia storia che poi è anche la tua storia, che poi sono le nostre storie: quelle di giovani europei. Generazione fortunata, fortunatissima ma anche combattuta perché libera. Cresciuta e circondata da bombe e che paga il conto di politiche azzardate compiute da chi li governa troppo inconsapevolmente ma in ogni caso libera e rispettosa... libera di fare, di gioire senza per forza sentirsi il fardello sulle spalle di una ideologia, di un credo, di un voto imposto; libera perfino di non credere a un cazzo oppure di contaminarsi, di conoscersi e mescolarsi di valori o semplicemente di offrirsi delle birre tutta sera. E allora giovani europei su la testa! Lecchiamoci le ferite, come giusto che sia in questi momenti, ma continuiamo a ballare, a suonare, a studiare, a uscire e a volare nelle nostre straordinarie città ricche di storia, cibi, arte, gioia! Continuiamo a desiderare di scoprirci, i nostri valori e i nostri errori ci aiuteranno a superare anche questi momenti credetemi ma per favore, per favore non lasciamogli vinta la nostra gioia di essere così come siamo.