Vuoi cicloesplorare il Delta del Po e stai cercando qualche informazione o recensione in rete? Tranquillo.. sei capitato nella pagina giusta!
Ho sempre sognato di esplorare il Delta del Po e finalmente, approfittando di una bella settimana di ferie, ci sono riuscito!
Ho sempre sognato di esplorare il Delta del Po e finalmente, approfittando di una bella settimana di ferie, ci sono riuscito!
Spero che questo post, come gli altri legati ai miei cicloviaggi/cicloesplorazioni, possa essere utile a qualcuno che magari è intenzionato a "cicloesplorare" il Delta e che magari vuole farsi "un'idea" di quello che potrebbe essere: qui troverete alcune dritte che potrebbero aiutarvi.
DOVE
Da Ferrara verso est, seguendo il grande e maestoso fiume Po che si dirama fino alla foce con il Mare Adriatico, dividendo in due un'area naturalistica unica nel suo genere e ricca di fascino, tra il Veneto e l'Emilia Romagna.
INFO GENERALI
Partito la mattina del 10 maggio, dopo una nutriente colazione, da Piacenza mi sono diretto verso Ferrara. Qui, nel primo pomeriggio, dopo aver posteggiato l'auto in un parcheggio pubblico, scaricata la bici e fissate tutte le cose, è partito ufficialmente il cicloviaggio che come prima tappa ha avuto Argenta e che mi ha portato nel giro di quattro giorni a visitare poi le Valli di Comacchio, Comacchio e i sui Lidi, l'Abbazia di Pomposa, Mesola, la Riserva Naturale del Bosco di Mesola, il Delta del Po Emiliano-Romagnolo e la zona lungo l'argine del Po che tramite la sua bellissima ciclabile collega Gorino a Ferrara.
In realtà il viaggio è durato un giorno in più perché, preso dall'entusiasmo, una volta visitato tutto quello che ho precedente descritto poco fa, all'altezza di Ariano Ferrarese ho deciso di "salire" e dunque allungare il viaggio di "soli" cento chilometri (più o meno) preso da una irrefrenabile voglia di cicloesplorare anche il Delta Veneto, in particolare la bellissima Sacca di Scardoveri per poi ricongiungermi di nuovo all'argine maestro a sud e concludere il viaggio circolare tornando a Ferrara, il tutto in solitaria, dormendo dove capitava, con tenda e fornello.
Un'avventura fantastica che credo proprio ricorderò per molto tempo, per vari motivi...
BAGAGLI/ATTREZZATURA
Per questo nuovo cicloviaggio ho scelto di sacrificare la borsa centrale orizzontale (caratteristica del modello Kharakorum Vaude) per lasciare spazio a tenda, sacco a pelo e materassino. All'interno della borsa posteriore destra ho posizionato tutto ciò che mi sarebbe servito per "mangiare" compreso il mio stoico fornello Trangia (consigliatissimo) mentre nella borsa sinistra hanno trovato spazio i pochi indumenti necessari. All'esordio, anteriormente, la borsa impermeabile Thule che si collega al manubrio con l'apposito attacco (anche questo all'esordio..) per manubrio Thule Pack ’n Pedal.
TAPPE
Per quanto riguarda le tappe ho preso spunto dalle tracce gps segnalate a questo LINK. Nello specifico, volendo percorrere in pratica un giro ad "anello" attorno a Ferrara ho optato a grandi linee per questo percorso... 1 - 2 - 3 - 4 ... anche se ovviamente i "fuori percorso" sono stati tanti... compresa la visita, decisa all'ultimo momento, del Delta Veneto cicloesplorando l'Isola della Donzella e la Sacca Scardoveri.
DOVE ALLOGGIARE?
Avendo dormito in tenda, anche sotto la pioggia, mi è difficile consigliare anche se un'eccezione la faccio molto molto volentieri per il B&B Penelope: avendo avuto bisogno la notte di venerdì 13 in quanto veramente fradicio dopo un violento nonché rapidissimo temporale in pieno argine, che non mi ha lasciato scampo, posso assicurare che la gentilezza e l'accoglienza di Otille e Mario sono stati veramente unici e preziosissimi!
CIBO E BEVANDE
Amici... siamo in Emilia Romagna, non so se mi spiego!
SICUREZZA
CLIMA
QUALE BICICLETTA USARE
COSTI
SICUREZZA
Il percorso affrontato è stato praticamente tutto su strade secondarie, molte addirittura chiuse al traffico (vedi l'argine maestro...), in ogni caso poco trafficate senza farsi mancare qualche sterrato (vedi la zona della l'Abbazia della Pomposa nei pressi di Codigoro...). In ogni caso non avrete mai quella sensazione di essere circondati dalle auto... anzi, in molte zone, vedi gli infiniti rettilinei delle Valli di Comacchio, i vostri migliori compagni di viaggio saranno dei simpatici quanto variegati spaventapasseri posizionati nei vari campi che vi circondano.
Fate come me.. regalategli un nome durante il vostro passaggio, prenderanno vita.
Fate come me.. regalategli un nome durante il vostro passaggio, prenderanno vita.
CLIMA
E' un aspetto molto importante per tutti coloro che vogliono affrontare questa cicloesplorazione, direi FONDAMENTALE. Consiglio assolutamente di evitare i periodi estivi, soprattutto quelli più critici: fine giugno, luglio, agosto e forse i primi di settembre. E' un consiglio che vi do con tutto il cuore in quanto potreste pentirvi di essere lì, circondati dall'afa, zanzare e rettilinei circondati da distesie paludose. Non oso pensare la temperatura che potrebbe raggiungere l'argine maestro di Po: fidatevi, ci abito (.. piacentino) e so quello che sto scrivendo. Io "fortunatamente" ho svolto questo viaggio sotto un cielo molto incerto, nuvoloso, molto spesso ho trovato pioggia ma la temperatura è sempre stata mite, sui 20°, ed è stata una vera "goduria". Detto questo sono riuscito comunque ad abbronzarmi. Immaginate voi quindi in piena estate. Consiglio vivamente dunque di esplorare il Delta in autunno o primavera!
QUALE BICICLETTA USARE
Credo di non sbagliarmi nell'affermare che può andare bene di tutto. Dalla MTB, alla ciclocross, alle citybike (...viste parecchie allestite in modo cicloturistico). Anche una bici da strada potrebbe andare bene se ci si accontenta di un misero bagaglio, le strade sono ben curate. Io, come al solito, ho optato sulla mia mitica specialized tricross: al suo quinto cicloviaggio.
COSTI
Avendo scelto l'opzione tenta/fornello i costi sono stati limitatissimi e ne sono molto felice. Le spese più significative sono state dovute all'autostrada per arrivare a Ferrara e alla sera d'emergenza nel B&B. Me la sono cavata con poco più di cento euro tra cose varie ecc....
Piccola gioiosa considerazione: finché in Italia, dovunque andrai, soprattutto nei piccoli gioielli di paese sparsi qua e là in tutta la penisola, troveremo botteghe di pane e salumi, panifici, mercerie come quelle della foto appena sopra per intenderci.. i cicloturisti non moriranno mai di fame: con dieci euro vi potete far preparare la colazione, il pranzo e la cena: un bel dolcetto alla crema e un trancio di pizza come colazione e due bei panini con la mortadella da far fuori in giornata vi porteranno ovunque. Viva dunque le piccole botteghe di paese!
FOTO
Gorino. Qui parte la stupenda ciclabile dell'Argine di Po che collega Gorino a Stellata (più di 100km..) |
Nessun commento:
Posta un commento