Ho festeggiato il compleanno al lavoro, vivendolo
con Lorenzo. Un amico.
Abbiamo parlato di tutto quella notte.
E' stato bello.
Ho portato pure i pasticcini per festaggiare.
Un caffè, un brindisi con un bel bicchiere d'acqua
e via che iniziamo il turno.
Durante la notte ho scoperto tante cose di Lorenzo.
Anchi'io penso di averlo parecchio sorpreso.
Nonostante però tra noi ci siano sei anni di differenza ho scoperto con piacere di avere diverse cose in comune con lui.
Lorenzo ha 31 anni, fisicamente è il doppio di me.
Era un gran calciatore. A quanto pare era molto forte.
Gli racconto amorevolmente della mia squadra di calcetto: i Remi in Barca.
Gli confido sinceramente che avremmo veramente bisogno di uno come lui, visti gli ultimi risultati e la nostra posizione in classifica (penultimi), sono sicuro che ci farebbe risalire di colpo la classifica cazzo!!
Lui sembra pensarci e chissà..cerco di convincerlo ma niente.
Gli racconto della mia band, del mio trio e del nostro progetto bizzarro. Gli parlo del blues, del nostro progetto Latin Cactus Blues.
Anche a lui piace la musica, appena può l'ascolta.
Gli parlo dell'uscita imminente, per la prossima primavera del nostro disco. Cercherò di fargli avere una copia, cosi' potrà ascoltarla, anche perchè gli racconto dell'imminente trasferimento mio in un altro reparto, non so quindi se riuscirò ancora vederlo. Dipende dai turni.
Anche lui comunque, da quello che si dice, dovrebbe andarsene a breve. Dovrebbe essere trasferito in un altro reparto ma nulla di sicuro, non si sa ancora niente, e io stesso non gli accenno niente.
Gli chiedo chi fosse quella tipa che è passata prima a trovarlo?
Era veramente carina.
Con questo pretesto gli parlo di facebook.
E' sulla bocca di tutti,
e quasi tutti i ragazzi oggi sono registrati a facebook.
Lui non lo conosce, ma gli dico di stare tranquillo.
E' utile ed anche divertente,
ma in fondo non è poi che si perda quel granchè.
Alla lunga stanca.
Ed anche Lorenzo sembra essersi stancato parecchio
stanotte a quanto pare.
Gli succede spesso ultimamente.
A tarda notte si è disadattato, il respiratore, quindi,
andava spesso in allarme.
Era in spontanea, in CPap o BiPap non ricordo bene,
non importa.
Le tante secrezioni hanno fatto il resto.
Ha avuto la solita crisi.
Io e la mia collega abbiamo chiamato il medico di guardia.
Dopo breve si è sistemato.
Lorenzo trascorre le sue giornate dentro un lungo incubo.
Soffre tutti i giorni. Sempre.
Quello che so di lui me l'ha raccontato il padre.
Un'altra persona straordinaria conosciuta purtroppo
o perfortuna in rianimazione.
Un altro padre che comunica al proprio figlio in coma
con tanti silenzi e tante parole. E che resiste.
Ogni giorno.
Ogni giorno suo padre gli racconta la vita.
Il bello della vita.
Anche lui ne ha diritto, in qualche maniera.
Lorenzo ascolta e a suo modo risponde, esiste, resiste.
Con lui ho compiuto 26 anni.
Esisto.
Pensandolo mi sento ricco.
Fortunato. Piccolo.
Il mio non è un pensiero ipocrita nè stupido;
è un pensiero tragicamente reale, profondo, intimo.
Lorenzo, a ventitrè anni ebbe un incidente stradale.
Rimane tetraplegico, cieco ed entra in coma.
con Lorenzo. Un amico.
Abbiamo parlato di tutto quella notte.
E' stato bello.
Ho portato pure i pasticcini per festaggiare.
Un caffè, un brindisi con un bel bicchiere d'acqua
e via che iniziamo il turno.
Durante la notte ho scoperto tante cose di Lorenzo.
Anchi'io penso di averlo parecchio sorpreso.
Nonostante però tra noi ci siano sei anni di differenza ho scoperto con piacere di avere diverse cose in comune con lui.
Lorenzo ha 31 anni, fisicamente è il doppio di me.
Era un gran calciatore. A quanto pare era molto forte.
Gli racconto amorevolmente della mia squadra di calcetto: i Remi in Barca.
Gli confido sinceramente che avremmo veramente bisogno di uno come lui, visti gli ultimi risultati e la nostra posizione in classifica (penultimi), sono sicuro che ci farebbe risalire di colpo la classifica cazzo!!
Lui sembra pensarci e chissà..cerco di convincerlo ma niente.
Gli racconto della mia band, del mio trio e del nostro progetto bizzarro. Gli parlo del blues, del nostro progetto Latin Cactus Blues.
Anche a lui piace la musica, appena può l'ascolta.
Gli parlo dell'uscita imminente, per la prossima primavera del nostro disco. Cercherò di fargli avere una copia, cosi' potrà ascoltarla, anche perchè gli racconto dell'imminente trasferimento mio in un altro reparto, non so quindi se riuscirò ancora vederlo. Dipende dai turni.
Anche lui comunque, da quello che si dice, dovrebbe andarsene a breve. Dovrebbe essere trasferito in un altro reparto ma nulla di sicuro, non si sa ancora niente, e io stesso non gli accenno niente.
Gli chiedo chi fosse quella tipa che è passata prima a trovarlo?
Era veramente carina.
Con questo pretesto gli parlo di facebook.
E' sulla bocca di tutti,
e quasi tutti i ragazzi oggi sono registrati a facebook.
Lui non lo conosce, ma gli dico di stare tranquillo.
E' utile ed anche divertente,
ma in fondo non è poi che si perda quel granchè.
Alla lunga stanca.
Ed anche Lorenzo sembra essersi stancato parecchio
stanotte a quanto pare.
Gli succede spesso ultimamente.
A tarda notte si è disadattato, il respiratore, quindi,
andava spesso in allarme.
Era in spontanea, in CPap o BiPap non ricordo bene,
non importa.
Le tante secrezioni hanno fatto il resto.
Ha avuto la solita crisi.
Io e la mia collega abbiamo chiamato il medico di guardia.
Dopo breve si è sistemato.
Lorenzo trascorre le sue giornate dentro un lungo incubo.
Soffre tutti i giorni. Sempre.
Quello che so di lui me l'ha raccontato il padre.
Un'altra persona straordinaria conosciuta purtroppo
o perfortuna in rianimazione.
Un altro padre che comunica al proprio figlio in coma
con tanti silenzi e tante parole. E che resiste.
Ogni giorno.
Ogni giorno suo padre gli racconta la vita.
Il bello della vita.
Anche lui ne ha diritto, in qualche maniera.
Lorenzo ascolta e a suo modo risponde, esiste, resiste.
Con lui ho compiuto 26 anni.
Esisto.
Pensandolo mi sento ricco.
Fortunato. Piccolo.
Il mio non è un pensiero ipocrita nè stupido;
è un pensiero tragicamente reale, profondo, intimo.
Lorenzo, a ventitrè anni ebbe un incidente stradale.
Rimane tetraplegico, cieco ed entra in coma.
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