Io non sono nessuno.
Nei miei post cerco solo di "placcare" in qualche modo
degli attimi che mi abbagliano durante il mio lavoro di Infermiere.
Per riuscire semplicemente
ad andare avanti.
Per riuscire a vivere, esistere e resistere.
Sono attimi di dolore,
pena, forza, coraggio.
Attimi che raccontano sacrifici,
raccontano della morte.
Attimi di speranza.
e di malattia.
Del resto non mi importa niente.
Ci sono tanti altri
che scrivono di tanto altro.
Perchè credo utupisticamente e stupidamente
di rendere giustizia a qualcuno.
Ma non penso di riuscirci.
Ed è per questo
che mi considero da sempre,
un grande sognatore.
Parlo di malati. Non mi vergogno.
Malati.
Persone che da qualche giorno hanno la febbre.
Fanno le solite cose.
Riposo, proprio medico..antibiotico ecc..
Insomma le solite cose.
Ma la febbre non scende. Anzi si è sempre più deboli.
Si cambia antibiotico, si passa anche alle punture
per capirci molto velocemente,
Finchè la febbre cala.
Ma "non del tutto".
Rimane..
..rimane una fottuta schifosa
quanto
fastidiosissima febbricola che resiste a qualsiasi cosa.
Resiste per giorni interi.
E si è sempre più deboli.
Non si mangia più. Non si ha più voglia di bere.
Non si riesce nemmeno a stare in piedi.
Non si hanno più forze.
Alcuni poi fanno come Mariastella
che qualche giorno fa
entra in Pronto Soccorso e ci racconta queste cose.
Non mi sono inventato niente.
E noi iniziamo con semplici esami del sangue.
Crediamo che possa bastare ma i medici iniziano a consultarsi e
poi arriva il referto e si decide di fare altri esami.
E poco dopo altri ancora. Intanto a poco a poco giungono i referti.
Ed una sospetta quanto sconvolgente diagnosi solo poco
prima ipotizzata,
passando i minuti, diventa sempre più reale.
Mariastella è imbarazzata.
Ha paura, ha voglia di capire è spaesata,
con tutte quelle mani addosso, e quei sguardi.
Ha voglia di guarire.
Guarire subito.
Subito.
Mariastella ha poco più di vent'anni.
Viene trasferita e ricoverata per accertamenti.
Si sospetta una fottuta Leucemia.
Di lei mi è rimasto l'odore.
Per favore non fraintendetemi. Non sono pazzo,
e non è mia intenzione offendere nessuno.
S'intende che non mi riferisco al suo odore "personale", no cavolo!!
Mi riferisco a quella puzza miserabile di malattia.
Compare all'improvviso ed è un odore che fin da subito
intossica l'anima.
E' l'odore del malato. E da fastidio.
E' un odore che circonda,
è avvolgente e fa paura.
Rende invisibile. D'un tratto.
E' costante, giallo,
struggente e disperato. Cieco.
Colpisce giovani, giovanissimi, adulti ed anziani.
E cosi' intenso da rapirti la speranza,
...una volta soffocata te la restituisce trasformata in rassegnazione.
E' l'odore di malattia, del dolore.
E fa impazzire.
Nei miei post cerco solo di "placcare" in qualche modo
degli attimi che mi abbagliano durante il mio lavoro di Infermiere.
Per riuscire semplicemente
ad andare avanti.
Per riuscire a vivere, esistere e resistere.
Sono attimi di dolore,
pena, forza, coraggio.
Attimi che raccontano sacrifici,
raccontano della morte.
Attimi di speranza.
e di malattia.
Del resto non mi importa niente.
Ci sono tanti altri
che scrivono di tanto altro.
Perchè credo utupisticamente e stupidamente
di rendere giustizia a qualcuno.
Ma non penso di riuscirci.
Ed è per questo
che mi considero da sempre,
un grande sognatore.
Parlo di malati. Non mi vergogno.
Malati.
Persone che da qualche giorno hanno la febbre.
Fanno le solite cose.
Riposo, proprio medico..antibiotico ecc..
Insomma le solite cose.
Ma la febbre non scende. Anzi si è sempre più deboli.
Si cambia antibiotico, si passa anche alle punture
per capirci molto velocemente,
Finchè la febbre cala.
Ma "non del tutto".
Rimane..
..rimane una fottuta schifosa
quanto
fastidiosissima febbricola che resiste a qualsiasi cosa.
Resiste per giorni interi.
E si è sempre più deboli.
Non si mangia più. Non si ha più voglia di bere.
Non si riesce nemmeno a stare in piedi.
Non si hanno più forze.
Alcuni poi fanno come Mariastella
che qualche giorno fa
entra in Pronto Soccorso e ci racconta queste cose.
Non mi sono inventato niente.
E noi iniziamo con semplici esami del sangue.
Crediamo che possa bastare ma i medici iniziano a consultarsi e
poi arriva il referto e si decide di fare altri esami.
E poco dopo altri ancora. Intanto a poco a poco giungono i referti.
Ed una sospetta quanto sconvolgente diagnosi solo poco
prima ipotizzata,
passando i minuti, diventa sempre più reale.
Mariastella è imbarazzata.
Ha paura, ha voglia di capire è spaesata,
con tutte quelle mani addosso, e quei sguardi.
Ha voglia di guarire.
Guarire subito.
Subito.
Mariastella ha poco più di vent'anni.
Viene trasferita e ricoverata per accertamenti.
Si sospetta una fottuta Leucemia.
Di lei mi è rimasto l'odore.
Per favore non fraintendetemi. Non sono pazzo,
e non è mia intenzione offendere nessuno.
S'intende che non mi riferisco al suo odore "personale", no cavolo!!
Mi riferisco a quella puzza miserabile di malattia.
Compare all'improvviso ed è un odore che fin da subito
intossica l'anima.
E' l'odore del malato. E da fastidio.
E' un odore che circonda,
è avvolgente e fa paura.
Rende invisibile. D'un tratto.
E' costante, giallo,
struggente e disperato. Cieco.
Colpisce giovani, giovanissimi, adulti ed anziani.
E cosi' intenso da rapirti la speranza,
...una volta soffocata te la restituisce trasformata in rassegnazione.
E' l'odore di malattia, del dolore.
E fa impazzire.
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