Considerando la mia grammatica a dir poco indecente, i miei racconti, a detta di molti, "troppo lunghi da leggere" e "poco divertenti", spesso incomprensibili e dedicati a "terze", "quarte", "quinte" persone (che la poca gente che ogni tanto legge questo blog neppure conosce), è davvero un successo che sia ancora aperto dopo tutto questo tempo, credetemi.
Considerando poi la mia autostima a rileggermi e la mia timidezza, è davvero un'impresa.
Ma ogni volta che finisco un post, ogni volta che lo rileggo, dopo aver scelto il giusto sottofondo musicale, trovato e scelto le foto giuste, dopo una, due, a volte tre ore passate a scegliere una sola parola, cambiarla, per poi cancellarla, per poi riprenderla ed infine salvarla...beh, una volta riletto definivamente, dopo aver fatto giustizia per chi "vive" o ha vissuto ed insegnato, con le sue piccole o grandi imprese, davvero qualcosa a tutti noi, lasciato davvero un segno, meditato poi su chi esiste e nemmeno se ne accorge, o scritto per chi resiste con tanto dolore e forza, insegnando anch'essi qualcosa a qualcuno (per primo a me stesso) dopo tutto questo, credetemi l'emozione è unica. Sapere poi che anche solo una persona al mondo, leggendo durante una pausa di pochi minuti della sua giornata, trae qualcosa di vantaggioso da queste righe è ancora più bello.
Ma andiamo con calma..
Non ci avrei scommesso neppure un centesimo, eppure, mi ritrovo stasera a ripensare a molte cose che mi sono successe e che se non ci fosse stato questo blog ad annotarle sarebberero sicuramente scomparse negli abissi della mia mente. E mentre mi sorseggio una birretta, a poche ore dalla partenza per Parigi, voglio farmi un regalo, un riassunto (un po' autocelebrativo, lo ammetto) di cosa ha raccontato quasta pagina, di cosa ha vissuto viveresisteresistendo in questi anni.
Viveresisteresistendo ha vissuto, esistito e resistito a diversi eventi. Molto emozionanti, molto dolorosi. E con esso io, sono cresciuto con lui ed esso rappresenta a tutti gli effetti una parte di me, della mia memoria. Se oggi sono quello che sono, molto lo devo a riflessioni e pensieri, conseguenti ad eventi particolarmenti significativi, che si sono concretizzati prima in lettere, parole, poi in frasi poi in concetti pazientemente "pigiati" sulla tastiera, per ore ed ore.
Il blog, ha cambiato faccia dopo stanotte tre volte. Tre anni fa partii con il layout originale, per poi cambiarlo con un templates molto hippie/flowers "anni 70" molto allegro. Stanotte si decide di sostituirlo con uno nuovo, molto più semplice, molto chiaro, con colori allegri e poco cupi. Il tutto logicamente scandito dall'istinto. Le colonne sonore dei vari scritti (purtroppo non rimangono in memoria per il corrispondente post) sono scelti in base al momento, all'"intimità" ed all'energia del post. Esse poi, le sostituisco ogni volta che aggiorno il blog.
A viveresisteresistendo, alla faccia dei diritti d'autire, hanno suonato nel tempo, i mitici lynyrd skynird con free bird, i coldplay, oasis, yann tiersen, janis joplin, led zeppelin addirittura la soundtrack di "Out of Africa" e perfino il grande Ennio Morricone.
E poi si è riflettuto. Nel bene e nel male.
Il primo post è datato 15/03/2006, il blog si chiamava in un altro modo, se non ricordo male "daniele infermiere" o una roba del genere..allora ero molto dubbioso sul mio futuro..nelle mie parole traspare tutta la preoccupazione degli esami dell'università, la mia ansia per in nuovi ed infiniti tirocini nei vari reparti d'ospedale ed appunto del mio futuro lavoro che sarebbe stato l'infermiere; Ora che lo sono diventato, posso dire di esserne fiero e che non trovo nessun altro lavoro al mondo più vicino alla gente di questo. Con mille sfaccettature è vero, ma riesci ogni giorno a sentirti vivo (e dopo il turno morto dalla stanchezza credetemi) ed utile davvero alla gente. E non è poco.
Il blog inizialmente è letteralmente tempestato di poesie e di parole dedicate ad una persona.
Rileggendo alcuni post iniziali, per esempio quelli dedicati a Giulia, mi viene affettuosamente da sorridere. Si parla del periodo dell'università. Che lotta. Ora Giulia è sposata e va bene cosi. Il blog a dire il vero non aveva ancora un senso...non esisteva ancora il concetto di "gratificare" tramite le mie parole chi vive, esiste e resiste lasciando qualcosa agli altri.
Quello è nato dopo.
E' nato ancora una volta grazie al mio lavoro di infermiere, indispensabile per "lavorare" sulla gente. In base ai vari tirocini, nella quale ho preso servizio, in base alle mie esperienze lavorative, ho potuto scegliere per chi scrivere. Nascono quindi le varie "etichette" al blog, questo per mettere un po' di ordine ai vari post. La più importante è sicuramente quella intitolata "pensieri infermieri". Lì, trovo tutte le emozioni (così toccanti da scriverle e raccontarle quasi per liberarmene) che mi hanno accompagnato (e che ancora vivo e rivivo ogni volta che le rileggo) durante il mio lavoro da infermiere. L'apice di tutto questo lo troviamo però solo negli ultimi post, rileggiendo infatti l'etichetta "etiopia", dove racconto, con sei post, la mia fantastica avventura da infermiere con una associazione umanitaria. Venti giorni incredibili e fantastici.
Non mancano poi le etichette "vivo", "esisto", resisto", letteralmente delle "fotografie istantanee" riguardo il mio stato d'animo corrispondente allla loro nascità. Dopo Giulia, ho parlato anche di Veronica, di Valentina, Giorgia e della Valery (alla quale è addirittura dedicata una "etichetta", "Vy"). Non basterebbe un libro per spiegarvi il motivo della sua nascita. E' nata per ricordarla, perchè è stata importante e sarà indimenticabile, tutto qui. Non ci sono doppi sensi, nè voglie strane di rivincite nè tanto meno far rinascere qualcosa. Questo è.
Ho scritto di amici, compagni di università. Ho scritto dei miei gruppi. I blues trigger, i nimrod expedition, con la quale ho vissuto concerti ed emozioni davvero incredibili. Suonare per anni con marcello, linda, simon, ruggero..è stato bellissimo.
Ho scritto di anoressia, di sofferenza, dolore, morte, di ragazzi in coma ( Tanto silensio, tante parole 19/11/08) ,di mogli picchiate ed insultate dai propri mariti. Ho scritto di persone felicemente in giro a divertirsi (La bici di bruno - 12/03/08), che per colpa di un microcoagulo di sangue si ritrovano accudite e lavate da me il giorno dopo in Rianimazione. Ho scritto di una donna di piu' di ottanta anni che ha donato un cuore. Davanti ai miei occhi (The ectasy of gold - 26/10/08).
Ho raccontato la vita di diversi padri che d'un tratto hanno smesso di vivere, hanno per un attimo pensato per il resto della propria vita di esistere, ma che hanno combattuto e resistono, insieme al dolore di avere figli e figlie spezzati dal coma.
Ho infine descritto la "mia Africa". La sua sofferenza, la sua fame, la sua povertà che come un virus la stanno divorando nell'indifferenza generale, nel totale silezio, nel menefreghismo globalizzato nei confronti della più grande sconfittà dell'umanità.
Avrei voluto parlare maggiormente della nostra Italia. Di quell'Italia razzista e mafiosa. Fatta di prepotenti e di arroganti, di corrotti. Di gente fallita ancor prima di fallire, morta ancor prima di morire. Di uomini e donne che esistono e che non fanno nulla per svegliarsi e cambiare le cose, che allattano il proprio pensiero con menefreghismo ed avidità. Senza pernsare al prossimo, senza avere riguardo delle future generazioni.
Ecco il nostro più grande male. Non siamo più abituati a pensare al prossimo, a chiedersi cosa è meglio fare senza non avere degli interessi sotto che ostacolino le imprese dell'uomo.
Perchè l'uomo durante la sua storia si è reso migliore, da sempre.
Ma è proprio in questa era che sembra non esserne più capace.
Mi piace quindi terminare questo post facendogli una promessa. Rendere omaggio (oltre a continuare a farlo scrivendo per chi vive, resiste ed esiste) a coloro che hanno combattuto, lottato e si sono sacrificati per rendere l'uomo migliore, che hanno vissuto le proprie idee e resistito a idee contrarie, non parlo di miti politici, non intendo mischiare ne' parlare della "destra" nè della "sinistra", intendo ricordare chi è morto per noi. Inizia quindi, una nuova avventura per il sito, che solo il tempo racconterà.
Per dimenticare per esempio la vita e le imprese di Fabrizio Corona (e vari amici sulla barca delle grandi banalità..) e per ricordare straordinarie persone quali sono state per esempio Rita Atria, Giuseppe Mazzini, Paolo Borsellino, Attilio ed Emilio Bandiera, Aldo Moro, Salvo D'Acquisto, Enrico Berlinguer, Giuseppe Garibaldi, Gino Strada, Saviano ecc.
E' fondamentale secondo me, soprattutto per noi giovani, avere ben saldi nelle coscienze, figure e personaggi che hanno fatto la storia di questo paese. Che hanno donato in alcuni casi persino la propria vita per lasciarci un mondo migliore. Se noi giovani non lo capiremo, facendoci sommergere dalle banalità e piccolezze che invadono il tempo libero, veicolate da mass media ed informazione a dir poco vergognosi e di bassissima qualità (Italia intorno al quarantesimo posto in quanto a libertà d'informazione e dietro paesi quali il Mozambico) ci ritroveremo ben presto senza punti di riferimento, totalmente ubriachi ed in overdose di banalità e di piccolezze, senza il diritto di criticare, senza diritto di replica!!
Diventanto cittadini ignoranti e, peggio ancora, invisibili.
Perchè è dalla storia che nasce la memoria e la memoria rappresenta il progresso di tutti i viventi.
Nell'attesa, sorrido rileggendo alcuni post iniziali e ripenso a ciò che questo sito mi ha raccontato stasera.
Senza vergogna, ma con tanta gioia quindi, clicco e pubblico l'ultimo post.
Sono le due di notte, oggi martedi 25 agosto 2009.
Finisco la birretta e spengo la luce.
5 commenti:
Caro infermiere,
questo tuo diario moderno, ha evidenziato dei lati del tuo carattere che conoscevano in pochi...anche se non venivano lasciati commenti non credere che nessuno leggesse i tuoi post, è che a volte avevi già detto tutto tu, e commentare con parole banali mi sembrava un oltraggio...mi sembrava di "sporcare" la nitidezza e la purezza delle tue parole....sai, una cosa che mi ha fatto sorridere ma non ti ho detto nulla è sato vedere che hai fotografato il cielo dell Africa...già...foto azzurre apparentemente senza senso ma che in realtà rappresentano un mondo enerme, cosi nitido e sgombro di nuvole, cosi libero nelle sue catene...beh..pensavo di essere l unica a fotografare il cielo.
Complimenti, ti ho conosciuto che non avevi nemmeno la patente e ora sei una persona cosi speciale...Sono fiera di te e sono fiera di essere tua amica.
SENTITI LIBERO DI RACCONTARE TUTTO CIO' CHE TI PASSA PER LA MENTE, QUESTO E' UN BLOG, SENZAZIONI, EMOZIONI, ESPERIENZE....
RICORDA CHE SE PUR NELL'OMBRA SEGUO I TUO RACCONTI.
VIVI.....
@nto
Grazie Lalla sei un amica...speriamo di vederci un po' più spesso, insieme alla lucy. Sono contento che ogni tanto veniate a visitare il mio blog. Mi stimola ad oggiornarlo. Sapere che qualcuno ogni tanto ci da un'occhiata mi stimola a non lasciarlo morire. Ed è bello.
Grazie @nto...chiunque tu sia...scrivimi ancora se lo vorrai...
ciao
..anche a me viene affettuosamente da sorridere...giulia.
Ciao Giulia.
Ti abbraccio forte.
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