Questo blog è nato una ventina di anni fa! Ha fatto a cazzotti con i primi guestbook, i primi "siti", con i vari forum ed oggi è bullizzato dai social molto più "veloci" e alla moda.. ma tutto sommato, nonostante mille cose successe, qualche cicatrice e gli acciacchi del tempo, rimane ancora in piedi! Respect!

07 agosto 2011

Le RELIGIONI: Islam - Il digiuno

Con la speranza di poter essere utile a qualcuno, ho deciso di pubblicare, nella categoria nursing transculturale di viveresisteresistendo e grazie alla collana "storia delle religioni" facente parte alla "Biblioteca della Repubblica", un breve riassunto su quelle che c'è da sapere riguardo al digiuno ( <<sawm>> o <<siyam>> ). 

Ricordiamoci che è importante e aggiungerei fondamentale, non dimentichiamocelo mai, che l'infermiere conosca, riconosca e si sforzi di capire determinati comportamenti, determinati  usi, credenze o altro, appartenenti a culture diverse dalla nostra, dai nostri modi quotidiani, perché sono convinto che solo così facendo si verrà ad instaurare ancora di più quel legame entusiasmante che ci lega alle persone e che, se saremo bravi a coglierne i vantaggi, ci permetterà di arricchirci ogni volta, ad ogni "diverso incontro", rendendo ancora più unica la nostra professione!

Due saranno gli obiettivi da raggiungere: garantire un'adeguata assistenza alla persona in senso olistico (parolona difficile che mi porto dietro fin dai tempi dell'università ma che in realtà ha un significato superbo,  vale a dire quello di "vedere", considerare, la persona che si sta assistendo nella sua INTEREZZA, rispetto all'ambiente interno ed esterno, riconoscendola come INDIVIDUO, ESSERE UMANO e non la somma di parti fisiche-psichiche più o meno malate!) e cercare di prevenire al meglio, riconoscendole in anticipo, come dicevo nei precedenti post, quelle odiose trappole transculturali legate al nursing, che non farebbero altro che ostacolare un buon processo assistenziale a discapito della persona assistita.

Ogni giorno, oggi più che mai, migliaia di infermieri in Italia ed in tutto il mondo assistono persone di religione musulmana che ogni anno, come sapete tutti, per un mese praticano l'astensione, il digiuno, nel mese appunto di ramadan.

Il digiuno è il quarto fra gli obblighi fondamentali dell'Islam. In totale sono cinque: la professione di fede <<shahada>>, la preghiera <<salat>>, l'elemosina rituale <<zakat>>, il digiuno appunto <<sawm>> o <<siyam>> ed il pellegrinaggio <<hagg>>. Sono azioni rituali che i credenti, singolarmente o collettivamente, sono tenuti ad adempiere nel loro rapporto con Dio e che manifestano la servitù degli uomini nei confronti del loro Signore. Questi cinque precetti vengono chiamati <<fondamentali>> o <<pilastri>> dell'islam, in quanto sono le basi imprescindibili senza le quali l'intero edificio della religione non potrebbe sussistere. I cinque pilastri rappresentano quindi il centro attorno al quale gravita tutta l'attività religiosa del musulmano e ne scandicono ritmicamente la vita!

Pensiamo dunque a quanto sia sbagliato, frivolo ed umiliante criticare con leggerezza un paziente, magari sofferente, taciturno ed imbarazzato, disteso su di una barella davanti a noi, intento ad obbedire al digiuno. Personalmente ho assistito ad una datrice di lavoro sollecitare una "sua" ragazza (badante presso la propria casa di riposo) urlandole in faccia nel corridoio: <<..dai-alzati-che-ti-vado-a-prendere-un-kebab!>>, oppure insensibili colleghi esclamare durante la distribuzione del pranzo <<..se non gli va bene, gli va bene lo stesso!>>. 

Piccoli esempi che fanno ben comprendere la gravità di alcune quotidiane "scenette" che si traducono in una totale mancanza di consapevolezza per un elemento "vitale" quanto importantissimo dell'interiorità e della spiritualità di queste persone. Contesti relazionali che non si possono risolvere scendendo a banali quanto superficiali compromessi o addirittura rimproveri o commenti etnocentristi: <<....ma perché lo fate?>> <<..voi siete matti!>> o ancora <<..vuoi una caramella così ti riprendi?>>.

Il termine digiuno, lo swam (come il suo sinonimo equivalente siyam) rimanda per il senso etimologico al concetto di <<astensione>>, che viene intesa come rinuncia al cibo alle bevande e agli atti sessuali. Il digiuno obbligatorio per ogni credente è quello da effettuarsi durante l'intero mese di Ramadan, mentre molti non sanno che la legge stabilisce che vi sono nel corso dell'anno numerosi periodi nei quali digiunare è raccomandabile, sconsigliabile o addirittura proibito.

Numerosi sono i meriti che la tradizione ascrive al digiuno, pratica che apporta vantaggi di carattere sociale, fisico e soprattutto spirituale. Il digiuno, si dice, crea un clima di unità fra i credenti, purifica l'organismo e favorisce l'introspezione (che bella parola!) e l'autodisciplina. E' tuttavia raccomandato di non interpretare questa pratica come una mortificazione del corpo, evitando di sottoporsi a digiuni prolungati che possano stancare eccessivamente l'individuo. L'slam infatti è contro ogni tipo di eccesso, avvertito come qualcosa che tende all'autocompiacimento e all'esagerata ostentazione.

Ramadan è il più importante fra i mesi che l'slam considera sacri: in esso viene infatti rilevato il Corano, ed è dunque nel corso di questo mese (in particolare nelle sue notti con il tarawih..) che la presenza divina fra gli uomini si fa più direttamente percepibile. Di qui l'uso di intensificare nel corso del Ramadan la lettura del Corano e le pratiche devozionali, favorite da quel rallentamento delle normali attività che è naturale conseguenza del digiuno.

L'esatta determinazione dell'inizio del mese di Ramadan riveste un'importanza particolare ai fini rituali. La singolare concezione islamica del tempo (considerato non come una quantità aritmicamente misurabile ma come una qualità del tutto discontinua e imprevedibile), la fine del ventinovesimo giorno del mese di Sha'ban nella quale i musulmani erano (sono) tenuti a scrutare il cielo per osservare i segni della nuova lunazione (il primo testimone attendibile che dichiara di avere visto il nuovo crescente di luna permette di dare inizio al Ramadan proclamando ufficialmente lo stato di digiuno..), fanno si che non si possa predeterminare con calcoli astronomici il momento del sorgere della nuova luna e quindi una omogenea dichiarazione in tutto il mondo dell'inizio del mese proprio perché era possible che numerose città dichiarassero aperto il digiuno in modo difforme da quello di altre località, pur vicine.

Oggi, tuttavia, i mezzi di informazione di massa, che comunicano al'intera nazione, all'intero mondo, l'avvenuto avvistamento della luna, rendono più omogenea la determinazione dell'inizio del mese ma le divergenze non scompaiono comunque da paese a paese.

Una volta iniziato il mese, tutti i credenti debbono astenersi da ogni forma di cibo, bevanda ed atti sessuali dall'alba al tramonto. L'astensione va intesa in senso piuttosto rigido, in quanto non solo è vietato mangiare e bere, ma anche il fumare, l'inspirare profumi, il toccare alimenti pur senza ingerirli o l'inghiottire un'eccessiva quantità di saliva vengono considerati (qualora siano compiuti volontariamente) come atti sconsigliabili se non addirittura invalidanti del digiuno.

La legge esenta dall'obbligo i malati, i viaggiatori, le persone anziane e tutti coloro al cui salute potrebbe venire pregiudicata dall'astensione del cibo; sono inoltre escluse le donne durante il ciclo mestruale, nel corso della gestazione o dell'allattamento.

Al di là dei suoi aspetti formali, il digiuno implica in primo luogo una severa disciplina interiore. Un buon credente musulmano deve abbandonare ogni atteggiamento litigioso, il cattivo eloquio, la menzogna, le parole vane, le distrazioni, le passioni. Traduciamoli ora in comportamenti reali osservabili durante i nostri turni al lavoro in ospedale e molti modi di fare che ci "puzzavano" di menefreghismo, mancanza di rispetto, poca collaboratività, vi assicuro, saranno meglio interpretabili a scapito di una migliore assistenza.

Secondo una tradizione cinque cose interrompono il digiuno: la menzogna, la maldicenza, la calunnia, lo sguardo lussurioso e il falso giuramento.

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