"15/10 occhio destro. 12/10 occhio sinistro. Non ci posso credere..."
A questo pensavo, pochi minuti fa, sulla mia auto, di ritorno da un controllo a tre settimane dall'intervento costatomi una cifra. Fin da quando ero un bambino ho sempre avuto bisogno degli occhiali e se penso che, da oggi, non mi serviranno più l'animo mi si riempie di gioia.
Ma la gioia è mista a qualcos'altro, non so cosa sia di preciso.
Quante opportunità ci offre il "nostro mondo" rispetto a tanti altri luoghi sulla terra (avendo le possibilità e sapendo coglierle ben inteso... ). Un giorno Madre Teresa di Calcutta chiedendo quanto costasse una bottiglia di acqua a New York e sentendosi rispondere tre dollari esclamo': " Tre dollari? In India con tre dollari un mio bambino si paga la scuola per un anno... ". E' un mix di sensazioni, sensi di colpa, consapevolezze. E posso provare a fermarli, a trattenerli, posso provare a rendere loro mille ragioni ma non ci riesco. Perché capita che i pensieri s'alzano da terra per mettere poi il turbo... Diretti verso Sud,
tra le nuvole.
Ed è proprio tra le nuvole che cercano di schiarirsi in cerca di consapevolezze: Sorvolando paesaggi verdi e città, superando confini, oltrepassando prima il mare per poi intravedere i primi villaggi. Lasciandosi da parte guerre e carestie, gruppi sociali, miniere di coltan, pozzi petrolifici, scuole fatiscenti, governi corrotti, scheletri di migranti in fuga e sepolti nelle sabbie dei deserti, bambini al pascolo con le proprie mandrie. Ma anche tanta umanità, tradizioni, usi e costumi; ricchezze interiori, saggezze e quotidianità ricche di millenni... per nulla povere.
Arrivati alla meta, per niente stanchi, una terra rossa e polverosa li accoglie. Il vento farà poi il resto, quando li condurrà dinanzi a uomini, donne vecchi e bambini... Miopi, malati di cataratta, ipovedenti, con gli occhi rossi e lacrimanti, tormentati dalla sabbia e dal sole.
L'oculista più vicino si trova in città a trecento km da qui: inarrivablie e costosissimo per chi abita in campagna. Due volte all'anno ne atterra uno grazie ad una associazione proveniente da chissà dove, da un continente lontano.
A questo pensavo, pochi minuti fa, sulla mia auto, di ritorno da un controllo a tre settimane dall'intervento costatomi una cifra. Fin da quando ero un bambino ho sempre avuto bisogno degli occhiali e se penso che, da oggi, non mi serviranno più l'animo mi si riempie di gioia.
Ma la gioia è mista a qualcos'altro, non so cosa sia di preciso.
Quante opportunità ci offre il "nostro mondo" rispetto a tanti altri luoghi sulla terra (avendo le possibilità e sapendo coglierle ben inteso... ). Un giorno Madre Teresa di Calcutta chiedendo quanto costasse una bottiglia di acqua a New York e sentendosi rispondere tre dollari esclamo': " Tre dollari? In India con tre dollari un mio bambino si paga la scuola per un anno... ". E' un mix di sensazioni, sensi di colpa, consapevolezze. E posso provare a fermarli, a trattenerli, posso provare a rendere loro mille ragioni ma non ci riesco. Perché capita che i pensieri s'alzano da terra per mettere poi il turbo... Diretti verso Sud,
tra le nuvole.
Ed è proprio tra le nuvole che cercano di schiarirsi in cerca di consapevolezze: Sorvolando paesaggi verdi e città, superando confini, oltrepassando prima il mare per poi intravedere i primi villaggi. Lasciandosi da parte guerre e carestie, gruppi sociali, miniere di coltan, pozzi petrolifici, scuole fatiscenti, governi corrotti, scheletri di migranti in fuga e sepolti nelle sabbie dei deserti, bambini al pascolo con le proprie mandrie. Ma anche tanta umanità, tradizioni, usi e costumi; ricchezze interiori, saggezze e quotidianità ricche di millenni... per nulla povere.
Arrivati alla meta, per niente stanchi, una terra rossa e polverosa li accoglie. Il vento farà poi il resto, quando li condurrà dinanzi a uomini, donne vecchi e bambini... Miopi, malati di cataratta, ipovedenti, con gli occhi rossi e lacrimanti, tormentati dalla sabbia e dal sole.
L'oculista più vicino si trova in città a trecento km da qui: inarrivablie e costosissimo per chi abita in campagna. Due volte all'anno ne atterra uno grazie ad una associazione proveniente da chissà dove, da un continente lontano.
Forse da dove si alzano i pensieri, con qualche senso di colpa sulle spalle e alla ricerca di consapevolezze e un pizzico di follia, sfidano il cielo e i corpi dalla quale si son staccati per poi volare in alto,
contro tutti,
tra le nuvole.
contro tutti,
tra le nuvole.
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