Ognuno di noi possiede dei luoghi speciali racchiusi e custoditi gelosamente nel proprio cuore ma dove mi ero cacciato di preciso quel giorno ancora oggi non lo so. Mi trovavo dentro alla maestosa Mata Atlântica brasiliana e già allora sentivo dentro me che quel luogo nascosto e misterioso me lo sarei ricordato per sempre.
Mi ci aveva portato un pullman tutto scasso, pieno zeppo di bambini allegri, accompagnati da qualche genitore, una suora molto in gamba e tre novizie. Eravamo partiti da lontano.
Dopo aver abbandonato il pullman avevamo raggiunto, con un breve tratto a piedi, un villaggio... un villaggio spirituale. E lì, in quello straordinario posto, abitato da pochissime persone provenienti da tutto il mondo, persone semplici, umili, profonde, abituate a condividere tutto, ai silenzi, alla preghiera, ai suoni esotici e alla contemplazione, avremmo dovuto far visita ad un famoso crocifisso in legno e sempre lì, prima di ripartire, ci saremmo poi separati da quel magico posto e dalle tre novizie: ferme e decise a rimanerci un mese.
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