Hai dai venti ai trentacinque anni, vivi in un piccolo paese di provincia tra i 5000 e 15000 abitanti, ti sei sempre disinteressato di politica ma tra pochi mesi si vota e ti hanno chiesto di buttarti nella mischia e non sai che fare?
Niente paura questo post potrebbe aiutarti!
E' andata più o meno così.
Tra un calcetto e una pizza tra amici, una "pausa caffè!?" in ufficio e un aperitivo al Marconi scopri che tra sei mesi ci saranno le elezioni in paese. La cosa non ti fa ne caldo ne freddo (io lo so che ti sei sempre ritenuto disinteressato alla politica locale anche se...) al massimo spesso ti sei lamentato anche tu, come fan tutti, delle buche o del fatto che il tuo paese non offriva mai nulla ai ggggiovani e mai ti saresti aspettato che, da li a breve, ti avrebbero fatto una proposta.
L'amico di tuo padre dice a tuo padre e all'amico di suo figlio di dirti di chiamarlo che ti deve parlare.
Tuo padre ti avvisa frettolosamente mentre prepari la borsa di calcetto e contemporaneamente rispondi su whatsup a Vale, la tua morosa e a Marta. Gli rispondi con un ok generico e lui è contento (...ha già capito tutto) ma attenzione: non te lo chiederà più perché spera, in cuor suo, che te ne starai fuori. Sei di fretta, devi correre a prendere Andrea. Passate tutta la sera insieme, ovviamente avete perso la partita, finisce in pizza-caffè-sigaretta-Montenegro... lo riporti a casa, è l'una, voli a letto; un messaggino veloce alla Vale e a Marta e buonanotte. Ma l'indomani, poco dopo la sveglia, ti arriva subito un mex: è Andrea. Cazzo non ti scriveva con un messaggio normale dagli anni 90'; di solito usa whatsup, ti ripigli un attimo e leggi: "ricordami che oggi di devo parlare di una cosa...". Ok staremo a vedere.
Arrivi in ditta, lo incontri. E' vago.
10.30 caffettino, vai verso la macchinetta come fosse la cosa più bella al mondo, tra odori acri, unto e rumori infernali.
Il corridoio è scrostato da secoli e niente male le nuove scarpe anti-infortunistiche della ditta; oh arriva Andrea e c'è pure Vittorione, un amico di tuo padre.
Il grande momento è arrivato.
Vittorione "lavora" in ditta da circa trent'anni. Di lui hai sempre pensato bene... cioè non ci hai mai pensato. Frequenta la parrocchia, è padre di Filippo (che non si vede mai in giro), è attivo in ditta anche da un punto di vista sindacale ma forse crede di sapere un po' tutto lui, di aver sempre ragione e non si capisce come faccia a lavorare in fabbrica e non essere mai sporco... boh! Da qualche settimana è stranamente gentile.
Ti conosce fin da piccolo, sa vagamente dei tuoi studi (spiaggiati con un mohito in mano) in ingegneria e poi conosce da una vita tuo padre. Crede che sei un ragazzo in gamba, pacato, gentile, a modo. E poi conosci un sacco di persone, vai d'accordo con tutti!
Ma tu non sei stupido ed è proprio quell'istante, in quel preciso momento quando vedi l'Andre defilarsi, lasciando spazio al manone di Vittorione inserire la chiavetta nella macchinetta del caffè, pronto ad offrirvene uno ad entrambi... che capisci che sei spacciato.
"Giovanotti vi devo proporre una cosa..."
E' passato qualche giorno.
Vittorione ti ha proposto di candidarti per le prossime elezioni comunali nella sua lista e tu non sai che fare. Tuo padre è triste, tua madre anche. La Vale è già gelosa, Marta non ti risponde più e non capisci il perché ma la cosa più "incredible" è che Andrea se ne è già tagliato fuori! Perché lui "della politica non frega un cazzo tanto son tutti ladri".
Ma tu, obiettivamente, non la pensi così. Con il tempo credi di essere maturato, la maglietta del Che è oramai solo un ricordo indossato nella palestra delle superiori della tua mente. Un certo senso civico ce l'hai. Credi nella differenziata, vorresti più ciclabili e cultura, spesso sei andato sul sito di Grillo e ci hai trovato anche molte cose in comune e poi quella rotonda... quella rotonda tu, lì, non ce l'avresti mai e poi mai messa cazzo! Incompetenti!
E se ci provassi tu, allora, a cambiare le cose... a farle più giuste? A migliorarle?
A buttarti nella mischia.
Si fa notte. La Vale, sentendoti preoccupato, al telefono ti consiglia di leggere Severgnini ma tu gli dici per l'ennesima volta che devi prima finire da una vita quello di Gian Antonio Stella; la saluti e ci provi anche a farlo ma lo chiudi subito e ti accendi il pc. Controllatina a Face, un occhio a bwin, poi cazzeggio vario fino a che non leggi...
Il grande momento è arrivato.
Vittorione "lavora" in ditta da circa trent'anni. Di lui hai sempre pensato bene... cioè non ci hai mai pensato. Frequenta la parrocchia, è padre di Filippo (che non si vede mai in giro), è attivo in ditta anche da un punto di vista sindacale ma forse crede di sapere un po' tutto lui, di aver sempre ragione e non si capisce come faccia a lavorare in fabbrica e non essere mai sporco... boh! Da qualche settimana è stranamente gentile.
Ti conosce fin da piccolo, sa vagamente dei tuoi studi (spiaggiati con un mohito in mano) in ingegneria e poi conosce da una vita tuo padre. Crede che sei un ragazzo in gamba, pacato, gentile, a modo. E poi conosci un sacco di persone, vai d'accordo con tutti!
Ma tu non sei stupido ed è proprio quell'istante, in quel preciso momento quando vedi l'Andre defilarsi, lasciando spazio al manone di Vittorione inserire la chiavetta nella macchinetta del caffè, pronto ad offrirvene uno ad entrambi... che capisci che sei spacciato.
"Giovanotti vi devo proporre una cosa..."
E' passato qualche giorno.
Vittorione ti ha proposto di candidarti per le prossime elezioni comunali nella sua lista e tu non sai che fare. Tuo padre è triste, tua madre anche. La Vale è già gelosa, Marta non ti risponde più e non capisci il perché ma la cosa più "incredible" è che Andrea se ne è già tagliato fuori! Perché lui "della politica non frega un cazzo tanto son tutti ladri".
Ma tu, obiettivamente, non la pensi così. Con il tempo credi di essere maturato, la maglietta del Che è oramai solo un ricordo indossato nella palestra delle superiori della tua mente. Un certo senso civico ce l'hai. Credi nella differenziata, vorresti più ciclabili e cultura, spesso sei andato sul sito di Grillo e ci hai trovato anche molte cose in comune e poi quella rotonda... quella rotonda tu, lì, non ce l'avresti mai e poi mai messa cazzo! Incompetenti!
E se ci provassi tu, allora, a cambiare le cose... a farle più giuste? A migliorarle?
A buttarti nella mischia.
Si fa notte. La Vale, sentendoti preoccupato, al telefono ti consiglia di leggere Severgnini ma tu gli dici per l'ennesima volta che devi prima finire da una vita quello di Gian Antonio Stella; la saluti e ci provi anche a farlo ma lo chiudi subito e ti accendi il pc. Controllatina a Face, un occhio a bwin, poi cazzeggio vario fino a che non leggi...
Simpatico vademecum sul giovane "Flâneur"
che si appresta a vivere la sua prima campagna elettorale
in un piccolo paese di provincia
1) Buttati che non diventi Presidente del Consiglio
2) Se sei preoccupato di non avere le competenze necessarie per far bene ricordati che è un falso mito. La "Lista" è come un minestrone. Dalla tua parte hai la forza della gioventù ed un coraggio da leoni e poi chi l'ha detto che l'ingrediente più aspro debba per forza essere tu?
3) Ricordati che chi organizza il tutto vorrà candidarsi a Sindaco. Tienilo ben presente.
4) Di solito funziona così. In ogni medio-grande paese vi è di norma una piccola sede dei più importanti partiti nazionali. Se essa manca, vi è comunque sempre un responsabile territoriale o un gruppo di lavoro. I partiti, con i tempi che corrono, difficilmente aspirano a candidarsi in "solitaria" a meno che non abbiano la certezza di essere forti e di vincere. Ecco perché nella maggior parte dei casi si associano a liste civiche. Le liste civiche, in teoria, nascono apartitiche, si spacciano tali ma nella maggior parte dei casi non lo sono. Più ce ne sono in lizza, più è alto il livello del termometro dell'insoddisfazione, degli umori e dei disequilibri a livello locale. Una civica è formata da persone non iscritte a nessun partito ma che nella maggior pare dei casi si legherà in coalizione ad un partito nazionale con l'intento di calamitare voti. La cosa più incredibile è che spesso nascono tutte tra i sei-otto mesi dalle elezioni. Il prima e il dopo non conta quasi mai. Inutile ricordare che una civica dovrebbe nascere ben prima e interessarsi delle questioni locali con metodo e serietà. Se lo facesse, non avrebbe timore a correre da sola.
5) Ti accorgerai ben presto che c'è chi ne fa una questione personale, chi una ideologica, chi d'opportunità e altri ancora, fortunatamente, di bene comune. A cena, alla sera, tuo padre inizierà sempre più a estrapolare parole fino a ora lette solo sui libri quali cetomedio che si scrive staccato, interclassismo che non c'entra nulla con le elementari di tua sorella ed exdemocristiani che credevi essere una categoria di dinosauri ma che ben presto ti accorgerai che, in un certo senso, lo sono ancora e ti circondano tanto da arrivare al punto di divertirti a scovarli uno per uno! Un trucchetto per farlo: devi sapere che da giovani non avrebbero mai comprato l'Unità... oggi si. Se gliela scruti spuntare dalla tasca della giacca è fatta!
6) A proposito di Unità. Un giorno tuo padre la leggeva e la distribuiva agli anziani gratis portandogliela in casa. Oggi non la legge più. I tempi son cambiati: Oggi non vota più. Non ride più, non gioca più, non viaggia più, non tromba più! E' contro expo, contro Eataly, contro i würstel perché non si sa mai cosa c'è dentro e gli urtano perfino le Pro Loco! Una volta, prima di Silvio presidente, tifava Milan. Oggi cura l'orto o si diverte a pesca. Qualcuno deve dirtelo: non è contento della tua candidatura perché teme che sbatterai la testa da qualche parte; ma di una cosa devi essere certo: pur con fatica, andrà a votare e metterà la crocetta sul SUO cognome.
7) Dopo aver comunque accettato la proposta, ti presenti alle prime riunioni invernali (si voterà a Maggio prossimo). Vittorione ti ha convinto e conosci così Giuseppe Borgo, piccolo imprenditore nel settore dei mangimi, nonché candidato sindaco. Giuseppe è sotto sotto di destra ma nessuno lo sa (anzi tutti lo sanno ma fanno finta di non saperlo). Ha colto al balzo l'opportunità di diventare sindaco promuovendo la lista costruita da Vittorione (che candiderà però Giuseppe, ritenendolo più popolare e più "capace" di parlare in pubblico...) e che si legherà con il PD. La destra l'ha tagliato fuori perché candiderà a sua volta un ex sindaco di sinistra (confuso e liberale) e si legheranno a loro volta ad una civica apartitica, con dentro gente un po' di destra, un po' di sinistra. Insomma non si capisce un cazzo. Ah... i 5stelle promettono di andare da soli fino a smarrirsi come del resto la lega, che infatti si legherà con Berlusconi. Ai compagni nostalgici interesserà solo avere la falce e il martello nel simbolo della lista.
8) Troverai incredibile quanto, durante le riunioni, si perda tempo a parlare di cazzate. La cosa più divertente sarà scegliere il nome alla lista: Con il Borgo - Vivere borgo - Per il Borgo - Cambiamenti - Voce del Borgo - Insieme al Borgo - Insieme per il Borgo - Il borgo c'è - Uniti per Borgo - Progetto Borgo. C'è poi tutto il filone legato ai giochi di parole. Di solito i più anziani della lista si compiacciono a lasciare ai più giovani questa missione (in modo che preserveranno tutte le loro innovative energie intellettive nel fare la differenza quando ci sarà da elaborare il programma) insieme alla gestione dei S-O-C-I-A-L: come se non avessero più fantasia e non avessero mai acceso un computer (lo faranno per fare il copia-incolla di un programma nel tentare di fare il loro...). Nel tuo caso sei fortunatissimo: il vostro candidato sindaco si chiama Giuseppe Borgo. Il gioco di parole è quindi una cosa da ragazzi e ci sarà da sbizzarrirci: Candidato sindaco Giuseppe Borgo - Uniti con Borgo - Un Borgo per tutti - W Borgo - Vinci con Borgo! - Forza Borgo - Borgo migliore!
Solo all'ultimo mese si parlerà del programma: che nel frattempo avranno rifatto i più giovani facendo le ore piccole sul pc...
9) I banchetti. Il banchetto politico, in campagna elettorale, in un piccolo paese, è visto ancora come qualcosa di sacro e profano. Di solito si sceglie il giorno del mercato per allestirlo al meglio. Il banchetto è composto rigorosamente da: Gazebo di tela, tavolino di plastica bianca componibile, santini dei candidati, bottiglia di rosso, aranciata, succhi di frutta e salatini, bicchieri di plastica e torte fatte in casa. Distribuire il programma è importante ma mai quanto avvicinare la gente e scambiarci due parole ovviamente. Fondamentalmente del programma non interessa un cazzo quasi a nessuno e te ne accorgerai quando incontrerai alcuni passanti (tra i pochi eroi ad averlo sfogliato a casa...) che porteranno alcuni quesiti ai candidati che a loro volta preferiranno offrirgli un bicchiere di vino! Il problema, è che la gente non ne vuole proprio sapere di farsi avvicinare... ed allora tieniti pronto ad allungare il passo con il tuo santino in mano e ad ascoltare le più improbabili scuse espresse a passo accelerato dalle persone che improvvisamente si tachicardizzeranno fino al limite della propria soglia cardiaca pur di evitarti: "Devo andare a fare da mangiare per i miei nipotini", "Non voto più sono vecchia", "Voto Lega", "Votavo solo Berlinguer" ma il classico dei classici è "Mi scade il parcheggio ciao!"; e fra te e te ci pensi un attimo e rimembri che il più vicino parcheggio a pagamento si trova a 37 chilometri.
In città.
I banchetti delle varie coalizioni sono posti a poche decine di metri una dall'altra nella via principale del borgo. E' un classico percorrerla più volte travestito da agente segreto per dare un'occhiata a come sta andando dall'altra parte, dalle altre liste. Qui noterai Marta sotto la bandiera di Forza Italia con la spilla ad altezza tetta e capirai di colpo un sacco di cose...
Il posto più ambito per posizionare il banchetto è ovviamente a lato della piazza accanto ai nuovi trattori e mezzi agricoli in esposizione. I motivi sono molto semplici. Qui infatti si localizzano da circa trentacinque anni le stesse persone che parlano più o meno delle stesse cose. Un giorno erano comunisti, socialisti, democristiani (ricordati dell'Unità in tasca...) oggi sono solo una cosa: incazzati. Infatti i vecchi militi della tua lista t'insegneranno fin da subito a non avvicinarli mai, ma di puntare alle loro mogli con figli/e (oggi mamme e papà) e nipotini al seguito. Sono loro che dovrai puntare con il tuo santino in mano! Perché? Idiota! I bambini adorano i trattori, le loro mamme li curano mentre giocano attorno ad essi tra un "brum! brum!" e l'altro mentre gli occhi dei padri, eterni bambini, sono persi nell'immaginario di un disteso campo di frumento, intenti a guidarlo, dopo aver mollato tutto e cambiato vita. Ma stai attento... se il nonno improvvisamente se ne accorge e ti punta filatela a gambe! Ne ha sentite troppo di cazzate con gli anni per abboccare e un pivello pseudopolitico dal tweet facile e uno come te se lo mangerebbe in un boccone!
10) Prendi questo post con le pinze ed un sorriso ovviamente! Ho voluto solo sdrammatizzare un po' un periodo della comunità paesana che accende più animi ma che trovo fondamentale per il benessere collettivo. In realtà una piccola esperienza "politica" a livello locale, in un piccolo paese, serve eccome. Io sono contento di averla fatta e la rifarei, per alcuni motivi: ho incontrato un sacco di brave persone che, indipendentemente dal loro credo, mi hanno permesso di soffermarsi su più fatti, senza dover misurarli ed analizzarli unicamente con il mio punto di vista ma anche grazie al loro, che ritengo sia una cosa fondamentale per CAPIRE. Mi sono poi confrontato con giovani e meno giovani su come risolvere alcuni problemi che interessano il mio territorio e questa cosa mi ha fatto crescere.
Ora tocca a te.
Ricorda: non lasciarla vinta ai soliti nomi, prova tu a migliorare le cose, il tuo contributo è prezioso.
Se non lo farai, lamentarsi servirà a poco se non a nulla.
Esponiti! C'è bisogno di una politica fatta di gente comune per una società più giusta, anche a livello locale.
C'è bisogno di esempi e di brave persone.
E allora cosa aspetti?! Buttati nella mischia!!
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