Questo blog è nato una ventina di anni fa! Ha fatto a cazzotti con i primi guestbook, i primi "siti", con i vari forum ed oggi è bullizzato dai social molto più "veloci" e alla moda.. ma tutto sommato, nonostante mille cose successe, qualche cicatrice e gli acciacchi del tempo, rimane ancora in piedi! Respect!

01 dicembre 2018

Si nasce Hippie si muore evangelici



Quando accompagno Irisneida in questi luoghi per me è sempre un’avventura e come diavolo faccio a capitarci non me lo spiego;
è un mondo così distante e diverso dal mio.. così lontano, che quando oltrepasso quello mega porta mi sento davvero fuori posto. Mi colpiscono, nel bene e nel male, queste cose.. ciò che vedo, sento, leggo non lo nego. Ma davvero non penso che ci sia luogo al mondo dove bestemmio così tanto tra me e me e la cosa ovviamente può essere alquanto giudicabile ma daniele tosca, da sempre, e chi mi conosce bene lo sa, adora in un certo senso ficcarsi nelle cose che sono l’opposto del "suo" mondo e non mi è mai importato se siano giuste o sbagliate, se mi piacciono o se non mi piacciono a dire il vero perché me ne fotto! per me conta solo viverle, capire, farmi una idea, contaminarmi, godermele anche a costo poi di dannarmi, è un rischio che mi è sempre piaciuto correre. Poco tempo fa, sui social, andava parecchio di moda il giochino dei dieci anni fa no? beh io dieci anni fa ero nel pieno dei miei viaggi in Africa! a fare il volontario infermiere! andavo anche in Africa due tre volte all’anno.. ero diverso? certo ovvio chi non lo era dieci anni fa? mi è servito? ma certamente! ogni giorno c’è sempre un eco lontano, continuo e limpidissimo di quelle storie, di quei venti, di quelle strade e la consapevolezza più bella è che sono convinto che siano le fondamenta della mia umanità di oggi! chi mi diceva che se non le avessi fatte a vent’anni certe cose non le avrei fatte mai.. beh aveva una grande ragione (questo per ricordare di buttarsi nel mondo a vent’anni! buttatevi nel mondo a vent’anni! fatelo! fottetevene delle cose materiali datemi retta.. imparate il più possibile, spremete tutto fino all’osso, non cercate di essere subito protagonisti del mondo cazzo no. Quello verrà dopo! è una grande balla che vi raccontano.. buttatevi nella gente, strizzate i cervelli, raccogliete tutto in silenzio, ascoltate, osservate, soffermatevi)! Esperienze che, sono convinto, oggi mi cagherei sotto molto di più a farle: per paura, pigrizia, comodità. Con gli anni ho perso, come tutti, sicuramente qualcosa per strada.. sono sempre a mille ok (anche troppo) ma perdere per strada qualcosa credo sia normale che succeda. Succede a tutti. E cosa mi ha insegnato la vita? Mi ha insegnato a perdere per ritrovare qualcos’altro.. e saper cogliere quelle cose nuove capaci di mantenere sempre più la schiena dritta.. intendo quando si è davanti allo specchio con l'anima.. guardandosi dentro, con entusiasmo malgrado tutto, camminando a testa alta, con pregi e difetti compresi ok, ma non c’è da altro da inseguire e coltivare nella vita. Fare a botte con essa, a volte prenderle per bene, leccarsi le ferite ok ma poi c’è da rialzarsi con qualcosa di nuovo; uno le sente dentro le cose che servono dai.. a meno che non sei un caprone che da retta e vede solo non oltre il proprio orticello.. se ami la vita è inutile raccontarsela troppo, uno le sente le cose che servono davvero o se mente a se stesso. Se non le senti o ti piace mentire a te stesso sarai forse più ricco e pieno di cose, ma sappi che ti stai spegnendo, stai morendo.. se invece te ne accorgi (perché ovvio, può capitare, a volte ci si finisce dentro in certe cose eh ok cazzo vuoi fare.. non te lo spieghi ok ma ci sei dentro in quel tunnel ) devi ribaltare la situazione; devi aggrapparti a te stesso e rimetterti in piedi. Senno sei un coglione con i più bei vestiti firmati che vuoi, con la più bella macchina o casa che vuoi.. con tutta la tua bella famigliola dentro.. ma la vita che arde con i suoi venti caldi e le sue notti stellate fidati, sono da un’altra parte.

Ecco.. io quei venti caldi, li ho sempre trovati nelle cose più distanti e diverse da me, a quello che sono, alle mie convinzioni. Ieri in quella chiesa raccontavano la loro storia due persone sulla sessantina, canadesi ma da un sacco di tempo in Italia, con quel senso dell’humour particolare.. quel mix di linguaggio che viene fuori mescolando l’inglese all’italiano, così dannatamente simpatico e attraente. Il rito evangelico, provare per credere, è molto diverso dal quello cattolico. Si parlava di coppie, del senso della coppia oggi.. tralasciamo certi smaronamenti che mi son venuti mentre li ascoltavo, cose così distanti.. così distanti.. dalla mia visione delle cose da sembrare impossibili giuro. Ma non è questo il punto. La cosa più sorprendente per me è stata innanzitutto trovarmi ancora una volta lì (accompagno spesso Irisneida a questi eventi.. sempre molto avventurosi dicevo..) a “vibrare” per delle persone, che ok possono essere più o meno compatibili con il mio mondo, ma già il fatto che ti danno a loro modo qualcosa per me è tanto, significa un sacco e alle fine le ringrazio. Mi succede spessissimo con le donne (perché da quel punto di vista credo ci siano in campo altri piccoli fattori da tenere in considerazione.. occhi da Cleopatra, profumi vari e curve da capogiro,.. che ti stendono ed è la fine), con persone malate, anziani, ma anche con chi non la pensa politicamente uguale a me, dimenticati, con chi è troppo solo e va sempre più giù (come cantava qualcuno..) chi suona uno strumento diverso dal mio, con chi è emarginato, chi etichettato come cattivo; con chi ce la mette tutta per compiere un’impresa, con chi crede ancora a sogni impossibili, con chi resiste, con chi lotta tutti i giorni per non vendersi.. per rimanere autentico. 

E allora sentire la storia di due ex hippie convertiti all’evangelismo è stato in un certo senso, e lo dico con grande rispetto, divertente, rock’n’roll, pazzesco, affascinante e triste allo stesso tempo. Avrei voluto alzarmi e ribattere alcune cose è vero ma sarei anche voluto andarmi a bere una birra con il vecchio Paul dopo la predica e dirgli.. “Paul! voglio che mi racconti meglio sta cosa.. che non mi tornano i conti! perché cavolo non mi tornano i conti?!” E allora lui mi avrebbe parlato del mio egoismo, di narcisismo, materialismo, condizionamenti, dipendenze, perdite di valori.. e io lo avrei guardato e con due birre davanti e gli avrei risposto "Paul io le ho tutte quelle cose che cazzo devo fare. Io me le sento addosso tutte quelle cose Paul! Paul cazzo!!!! li ho tutti quei difetti Paull e la vuoi sapere una cosa Paul? non mi sono mai sentito così vivo, protagonista e al centro della Vita come oggi! a trentasei anni! non mi son mai sentito così come oggi Paul" e allora "amen!” mi avrebbe risposto!!
Ma tutto ciò non è che pura fantasia, delirio, chissenefrega
e io,
distaccato dalla realtà, da quel mondo e con la testa in mille altri luoghi della terra, pur trovandomi lì ma distantissimo da quel luogo avvolto dalla nebbia.. pedalavo in salento con due borse appresso come uno zingaro, come son sempre stato, con il solo scopo di nascondere tre scrigni con dentro lettere d’amore; o in africa ad assistere migliaia di bambini passando da un villaggio all’altro.. aspettando la notte per guardare quei cieli ricchi e stravolti dalle stelle.. oppure on the road con la band a godermi la vita. Ma mi è bastato guardare iris, accanto a me, con gli occhi chiusi le braccia aperte intenta a pregare il suo Dio, con le lacrime agli occhi, come capita sempre e io non capisco, con grande commozione, in una maniera così profonda e autentica che ho pensato a come riesca Iris a cacciarmi sempre in questi luoghi e m’incazzo ma è fantastico lo stesso così. Perché fortunatamente, Iris, è quello che non sono io è tutto quello che contiene il mondo che non ho: è speranza, è un viaggio, un libro da leggere, un ponte che ti porta da qualche altra parte non puoi essere altro che quello. E se un giorno finirà, come è già successo per altri viaggi, è stato bello fare comunque un pezzo di strada con te così.. guardando il mondo con occhi diversi, parlando lingue diverse.. il tempo aiuta a spalmare il tutto meglio e assaporarlo nella maniera più vitale.
E allora che cosa deve essere se non tutte queste cose, che cosa puoi essere se non un viaggio Irisneida? che cosa può essere Iris se non un braccio teso che mi trascina a forza in qualcosa di bello o brutto non ha importanza, l'importante che sia qualcosa di vivo, di reale.. questa è l’unica cosa che conta. Queste cose non hanno valore ragazzi. Sei come un viaggio; ci sono momenti di grande stanchezza di grande superficialità (miei soprattutto), a volte capitiamo in “stati” sotto assedio.. dove è veramente facile lasciarsi la pellaccia, ci si trova persi nel deserto, in mezzo al nulla.. al centro di mari in burrasca ok; altre volte siamo on the road: io con addosso un panama bianco, tu con grandi occhiali da sole e un foulard danzante in testa; guardo le tue grandi e morbide labbra e intravedo le tue bellissime tette abbronzate che spuntano dal vestito, nel bel mezzo di una strada lunga decine e decine di chilometri scorrazziamo sopra una cabrio a folle velocità con il vento addosso, la musica a balla e la gioia della vita che ci lascia a bocca aperta.. andiamo in un qualsiasi luogo dove davanti a noi c’è un panorama mozzafiato, dove ci si sente davvero piccoli e nel marasma delle cose credo che l’importante sia solo quello di esserci
e non dire nulla
E torno ventenne e mi perdo nelle cose come se quelle cose fossero in te; ti osservo fottendomene di tutto il resto, e imparo spremendoti fino all’osso, cercando di non essere sempre io al centro e ti ammiro anche se a volte non capisco. Mi tuffo in te, in silenzio, senza dire un cazzo, osservandoti pregare il tuo Dio, così lontano dal mio (il quale, ormai, mi avrà dato per disperso..) e chissà per quanto ancora non capirò ma non importa;
provo a raccogliere qualcosa e lo nascondo da qualche parte
Mi perdo in te, in quelle cose, ne abbandono altre per la strada
ne raccolgo di nuove..
Ma è solo grazie a te che continuo a viaggiare



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